Le indicazioni di Altroconsumo

Gas, ecco le 8 mosse per ridurre le importazioni di gas dall’estero del 7%

Secondo l’associazione dei consumatori, risparmiando sui sistemi a gas (riscaldamento, acqua calda sanitaria, fornelli) si potrebbe evitare il consumo di 2,5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Risparmiando sui consumi elettrici, è possibile calcolare altri 2,45 miliardi di metri cubi di gas all’anno

di Andrea Carli

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6' di lettura

Dallo spegnere gli apparecchi in standby (come la tv e altri elettrodomestici sempre connessi) alla cottura anche “a fuoco spento”, secondo l’associazione dei consumatori Altroconsumo bastano cambiamenti minimi nelle abitudini delle persone per portare a grandi risparmi di energia: se tutte le famiglie italiane si mettono in gioco, è possibile ridurre le importazioni di gas dall’estero del 7%. E risparmiare anche sulle emissioni di CO2 e sulla nostra bolletta. Tra le soluzioni suggerite, quella di accorciare la doccia, usare la pentola a pressione, staccare il cavetto di ricarica dalla presa.

In particolare, secondo Altroconsumo risparmiando sui sistemi a gas (riscaldamento, acqua calda sanitaria, fornelli) si potrebbe evitare il consumo di 2,5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Risparmiando sui consumi elettrici, è possibile calcolare altri 2,45 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Quindi, in totale, il risparmio possibile è di 5 miliardi di metri cubi all’anno, circa il 7% dei 76 miliardi di metri cubi di gas che utilizziamo in Italia, per una spesa di 4,48 miliardi di euro (prezzo nel mercato tutelato): senza rinunciare praticamente a niente, ma solo comportandoci in maniera informata.

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Bolletta del gas raddoppiata

L'Italia è da diversi decenni un'importatrice netta di gas naturale: la produzione nazionale è limitata e si è ridotta notevolmente negli ultimi anni. Ed è proprio la Russia che impatta per il 40% delle importazioni di gas. A pagare di più questa dipendenza dall’energia, sottolinea Altroconsumo, sono le famiglie (e le imprese). Un dato su tutti: la bolletta del gas è di fatto raddoppiata. All’inizio dell'anno si stimava che nel 2022 ogni famiglia per la bolletta del gas avrebbe speso il doppio rispetto al 2021, passando da 980 euro a circa 1.980 euro all'anno. olo per il riscaldamento la spesa annua è di circa 1.560 euro a famiglia.

Ecco otto soluzioni che si potrebbero adottare:

Spegnere anche lo standby degli apparecchi

Apparecchi in standby (come la tv e altri elettrodomestici sempre connessi), non sempre visibili come la lucina della console o l'orologio digitale del forno a microonde, benché stiano decrescendo negli anni, impattano ancora sulla bolletta elettrica fra il 5% e il 10% ovvero tra i 110 e i 270 kWh all'anno per famiglia. Ridurre i consumi da standby è semplice, basta disconnettere dalla corrente i prodotti che si usano poco o solo in certe fasce orarie (tipo la tv) grazie a una multipresa (la cosiddetta “ciabatta”) con interruttore, utile per raggruppare computer e periferiche o accessori per la tv: con un solo pulsante così possiamo spegnere tutto; inoltre è consigliabile impostare sempre le funzionalità risparmio energetico.

Regolare bene il riscaldamento di casa

Non è necessario riscaldare la casa oltre i 20 °C nella zona giorno né oltre i 16-18 °C nella zona notte, anzi: temperature più alte non fanno bene alla salute. Basta ridurre di un grado la temperatura per risparmiare circa l'8% della spesa sul riscaldamento in bolletta: considerando un consumo di circa 1.100 metri cubi di gas annuo per il riscaldamento, si tratta in media di 88 metri cubi di gas, che equivalgono a un risparmio di 120 euro all'anno per ogni grado in meno.Se lo facessimo tutti, a livello nazionale, risparmieremmo 1,8 miliardi di metri cubi di gas all'anno.

Accorciare la durata delle docce calde

Evitare di aprire la doccia con troppo anticipo prima di entrarci e ridurne la durata complessiva di uno o due minuti può far risparmiare il 10-15% dei consumi. Per una famiglia di quattro persone si può stimare un risparmio annuo di circa 30-45 metri cubi di gas, ovvero circa 45-60 euro in bolletta.Se lo facessimo tutti, a livello nazionale, risparmieremmo 593 milioni di metri cubi di gas all'anno. Da notare che chi fa il bagno consuma circa il doppio dell'acqua necessaria per una doccia di cinque minuti: abbandonare il bagno porterebbe quindi a un risparmio ulteriore.

Usare la pentola a pressione fa risparmiare

Usare la pentola a pressione consente di ridurre i consumi di energia: perché si raggiungono più in fretta le temperature di cottura; perché si riducono i tempi di cottura; perché per mantenere la temperatura di cottura basta una fiamma molto bassa.Ad esempio per cuocere il riso bastano 7-8 minuti contro i 18 necessari in una pentola tradizionale. Il risparmio sarà circa 0,018 metri cubi di gas per ogni volta che si cuoce del riso.

Ma le differenze sono ancora più consistenti per gli alimenti che richiedano cotture lunghe, come i legumi: in pentola a pressione cuociono in circa 25-30 minuti, contro i 50 necessari con la cottura tradizionale, il risparmio sarà dunque di circa 0,04 metri cubi a cottura.Se tutti, a livello nazionale, usassimo la pentola a pressione al posto di una pentola tradizionale un paio di volte alla settimana potremmo risparmiare in tutto 107 milioni di metri cubi di gas all’anno.

Scegliere bene quando spegnere il forno

Anche un uso accorto del forno consente validi risparmi. Vanno calcolati bene i tempi di riscaldamento: è importante avere la teglia pronta da infornare quando il forno è alla temperatura desiderata, o anche qualche minuto prima, per evitare che il forno vada a lungo vuoto: a 200 °C il forno (elettrico) vuoto ci fa sprecare circa 0,2 kWh ogni 10 minuti;utilizza la funzione “ventilazione”, che riduce i tempi di cottura e ti rende possibile risparmiare circa un terzo dell'energia rispetto all'utilizzo del forno statico;spegni il forno 15 minuti prima del termine della cottura: risparmierai circa 0,35 kWh;evita di pulire il forno con i sistemi autopulenti a temperatura elevata: meglio pulirlo regolarmente con una spugnetta umida o con una pastella di acqua e bicarbonato se ci sono incrostazioni. Se tutti, a livello nazionale, usassimo in questo modo il forno potremmo risparmiare in tutto 234 milioni di metri cubi di gas all’anno.

Come ottimizzare l’uso degli elettrodomestici

Gli elettrodomestici che usiamo tutti i giorni sono un'importante causa di consumo elettrico. Ecco tre pratiche e semplici regole per ridurlo: 1) usare la lavatrice solo a pieno carico e con programma a bassa temperatura (30 °C): questo ci consente di risparmiare circa 35 kWh annui pari a circa 12-13 euro all'anno in bolletta; 2) usare la lavastoviglie solo a pieno carico e utilizzando il programma ECO: questo ci porta a risparmiare circa 60 kWh, pari a circa 22 euro all'anno; 3 usare l'asciugatrice solo quando non si può farne a meno: passando da quattro a due utilizzi settimanali possiamo risparmiare circa 70 kWh, pari a circa 24-26 euro in bolletta. Secondo Altroconsumo se tutti, a livello nazionale, usassimo queste piccole attenzioni con gli elettrodomestici, considerata una lavatrice per famiglia e una lavastoviglie circa ogni due avremmo un risparmio globale di circa 1.778 milioni di kWh all’anno.

Staccare dalla presa il cavo di ricarica del telefonino

Un consumo inutile e nascosto è quello dei caricatori per gli smartphone lasciati nelle prese. Altroconsumo ha portato in laboratorio smartphone e caricabatterie per vedere che cosa succede se si lasciano sempre attaccati alla presa (Altroconsumo Inchieste, maggio 2021): sono stati rilevati consumi di circa 0,02 Wh nei caricatori a filo a singola porta, che arrivano fino a 0,8 Wh per i wireless che caricano più dispositivi. Lasciarli collegati alla presa per 24 ore significa consumare circa 20 Wh al giorno, quanto una ricarica del telefono. E possiamo stimare che in ogni casa ce ne siano almeno due o tre. Per un consumo fino a 7 kWh annui a famiglia.Se tutti, a livello nazionale, evitassimo di lasciare il cavo di ricarica vuoto nella presa avremmo un risparmio globale di circa 180 milioni kWh annui.

Cuocere anche a fuoco spento

Quando si cuoce un alimento in acqua calda, come la pasta o le uova, il calore dell'acqua prosegue la cottura a lungo anche se si spegne il fornello: è la cosiddetta “cottura a fuochi spenti”.

Dopo avere portato l’acqua a bollore e calato la pasta, basta coprire con il coperchio e spegnere il fuoco, proseguendo la cottura secondo i tempi indicati, sfruttando il calore latente. Considerando che un fornello piccolo (o uno grande non regolato al massimo) consuma 0,06 mc/h, e che la pasta si cucina almeno una volta al giorno (in realtà basandosi sul consumo pro capite di 23 kg annui si può fare una stima di circa 40 volte al mese), si può calcolare un risparmio fino a 3,65 metri cubi in un anno (circa 5 euro annui).

Se lo facessimo tutti, a livello nazionale, risparmieremmo 62 milioni di metri cubi di gas in un anno senza rinunciare a nulla, con una pasta cotta perfettamente. E quello che vale per la pasta vale per molte altre cotture, che possono terminare a fuoco spento con pentola incoperchiata.

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