Gas Natural, anche i fondi puntano gli asset italiani. Bain e Cvc in manovra
di Cheo Condina
2' di lettura
Anche i grandi fondi di private equity scaldano i motori per la gara sugli asset italiani di Gas Natural, concentrati soprattutto nella distribuzione gas nel Sud Italia e controllati dalla holding Nedgia, che ha chiuso il 2016 con un utile netto di 22,7 milioni di euro. Tra gli interessati, secondo quanto risulta a Radiocor Plus, ci sono anche big del calibro di Bain Capital e Cvc, che stanno guardando con attenzione al dossier e potrebbero muoversi nel primo round di offerte non vincolanti. L’operazione, che si candida a essere uno dei “big deal” italiani in ambito energetico per il 2017, ha subìto un’accelerazione negli ultimi giorni con l’invio dell’information memorandum ai soggetti potenzialmente interessati.
Italgas e A2A in prima fila
Tra loro ci sono sicuramente Italgas («partecipiamo per vincere», ha detto chiaramente due giorni fa il Ceo, Paolo Gallo), A2A, 2i Rete Gas ma anche operatori più piccoli come Green Network. Come spesso avviene in procedura di
vendita simili, è plausibile che al primo giro di proposte non vincolanti (scadenza 23 giugno), le offerte saranno numerose: poi Gas Natural, insieme con i propri advisor, effettuerà una scrematura e stenderà una short list, che si giocherà la vittoria finale a settembre con le offerte vincolanti. L’obiettivo è chiudere l’operazione entro fine anno.
Come per E.On Italia possibile vendita "a pezzi"
Dopo E.On, che ormai tre anni fa aveva messo in vendita tutti i propri asset in Italia, un altro colosso straniero dell’energia come la multinazionale Gas Natural Fenosa, studia dunque l’uscita dal nostro Paese. Come per il gruppo tedesco (che in realtà ha conservato clienti elettricità e gas e impianti eolici in Italia), la cessione degli asset molto probabilmente non avverrà in blocco. Ci potrebbero essere infatti alcuni soggetti interessati solo alla rete di distribuzione gas (per esempio Italgas), che secondo gli esperti vale almeno 500 milioni di Rab: vanta infatti oltre 7mila chilometri e 458mila punti di riconsegna (cioè contatori) al Centro-Sud, principalmente in Sicilia, Puglia e Calabria. Tra gli asset di Gas Natural in Italia, inoltre, c’è un importante contratto di fornitura gas e il progetto di mini-rigassificatore di Monfalcone.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
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