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Gas a prezzi record, ma negli Usa la produzione cresce col freno tirato

Il boom di esportazioni di Gnl fa correre le quotazioni del combustibile anche oltreoceano (non senza proteste tra i consumatori). Eppure non c’è una corsa allo shale gas, come nel passato: troppi ostacoli, che sollevano un’ombra sulle promesse all’Europa

di Sissi Bellomo

(jutawat - stock.adobe.com)

4' di lettura

Il gas «made in Usa» non è mai stato tanto richiesto e tanto ben pagato, soprattutto in Europa, dove proprio grazie ad acquisti record di Gnl siamo già riusciti in parte a ridurre la dipendenza dalla Russia. Ma se gli impianti di liquefazione d’oltreoceano lavorano a pieno ritmo (sia pure con qualche fermo per manutenzione ad aprile) lo stesso non accade nei giacimenti.

La produzione di shale gas non si è messa a correre, né si osservano segnali di un imminente risveglio delle attività estrattive: ...

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