Il gas rialza la testa sopra i 38 euro al MWh
Tra le cause, la prolungata manutenzione degli impianti norvegesi e l’ondata di caldo in Europa e Asia con maggiori consumi di energia
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Il prezzo del gas chiude oltre i 38 euro al megawattora dopo un massimo di giornata a 40 euro. I future sui Ttf ad Amsterdam segnano un +6,27%. Lo sprint è dettato, da una parte, dal prolungamento del lavori di manutenzione degli impianti norvegesi fino a metà luglio. Dall’altra, dalla prevista ondata di caldo in Europa e Asia con maggiori consumi di energia.
Si torna ai livelli del marzo scorso, dopo che nelle ultime settimane il prezzo era sceso sotto i 23 euro al MWh, ai minimi da due anni, dopo la cavalcata inedita dell’estate scorsa che portò ad agosto al record di 346 euro.
Per l’inverno prezzi a 40 euro al MWh
Oltre alla manutenzione sul Mare del Nord che fa diminuire i flussi in arrivo dalla Norvegia e all’ondata di caldo in Cina che ha fatto riprendere la domanda di energia, Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, ricorda che le previsioni dei prezzi per il prossimo inverno non sono mai scese sotto i 40 euro. «Non mi sorprende questo rimbalzo. I prezzi bassissimi dei giorni scorsi erano frutto delle scorte, dell’immediato. Si comincia a pensare al prossimo inverno, anche se lentamente. Dobbiamo ricordare che la crisi iniziata quasi due anni fa non è finita: basta poco per far crollare i prezzi o farli salire», spiega Tabarelli.
Il giacimento di Groningen
In questo scenario si aggiunge un fatto, ricorda il presidente di Nomisma Energia: «In questi giorni in Olanda si dovrebbe decidere quando chiudere completamente il giacimento di Groningen, il più grande d’Europa, capace di produrre 70 miliardi di metri cubi al suo picco, una quindicina di anni fa. L’anno scorso ne ha prodotti 12 - arrivano in Italia attraverso il passo Gries - e noi prossimi due anni dovrebbe chiudere. Quindi mentre il prezzo del gas rimbalza, c’è chi decide di azzerare la produzione, oppure di chiudere le centrali nucleari o quelle a carbone. È un paradosso. Non lamentiamoci se poi i prezzi saliranno. Se il prossimo inverno sarà freddo e mancherà il gas dalla Russia, le prospettive non sono ottimali», conclude Tabarelli.
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