ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLondra in recessione a fine anno

Bank of England porta i tassi all’1,75%: maggior rialzo da 27 anni

I tassi d’interesse raggiungono il livello massimo dall’inizio della grande crisi finanziaria nel 2008. Si tratta del rialzo più elevato da 27 anni

di Nicol Degli Innocenti

Reuters

2' di lettura

Le previsioni sono state rispettate: la Banca d’Inghilterra ha appena annunciato un aumento dei tassi di mezzo punto percentuale, che porta i tassi d'interesse dall’1,25% all’1,75%, il livello massimo dall’inizio della grande crisi finanziaria nel 2008. Si tratta del rialzo più elevato da 27 anni.

Il sesto ritocco consecutivo della BoE dal dicembre scorso – anche questo un record – punta ad arginare l'inflazione, che è ai massimi da quarant'anni. Il tasso è salito al 9,4% e secondo quanto dichiarato oggi dalla Banca arriverà a quota 13% entro la fine dell'anno. Gli esperti della Resolution Foundation, un think tank, hanno avvertito oggi che l'inflazione continuerà a salire e potrebbe raggiungere il 15% all'inizio del 2023.

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Sulle orme di Fed e Bce

La BoE solitamente agisce con cautela, con ritocchi lievi, ma questa volta ha seguito le orme della Fed e della Bce optando per un intervento più deciso. “La Banca è preoccupata per l'effetto sulla sterlina e non vuole essere l'unica a non aderire al club dei 50 punti base”, ha detto James Smith, economista di ING a Londra.

Tutti i nove membri della Monetary Policy Committee hanno votato a favore di un rialzo: 8 hanno optato per 0,5 punti e uno solo per un ritocco più consueto dello 0,25% .

La Banca continua quindi con la sua missione di tenere l'inflazione sotto controllo, nonostante la debolezza dell'economia britannica e il rischio di recessione. La stessa BoE ha confermato oggi che l'economia entrerà in recessione a fine anno e che non prevede un ritorno alla crescita fino al 2025.

L’impatto della crisi

Diversi economisti hanno avvertito che la crisi economica avrà un impatto devastante sui più poveri, che già stanno affrontando un brusco aumento del costo della vita, dovuto soprattutto all'incremento delle bollette.

La Bank of England è anche nel mirino di Liz Truss, ministro degli Esteri e favorita nella corsa alla leadership del partito conservatore e del Governo britannico. La Truss ha criticato la politica monetaria definendola “poco chiara e decisa” e ha dichiarato di voler rivedere il mandato della Banca.

Il mandato attuale prevede un obiettivo di inflazione del 2%, ma permette alla Banca di deviare dall'obiettivo in circostanze straordinarie a sua totale discrezione. Pur dichiarando che il mandato va rivisto, la Truss ha assicurato che se diventerà premier la Banca d'Inghilterra resterà comunque indipendente.

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