Gdo, servono in media 35 click per fare la spesa online
Nell’anno del boom dell’e-commerce AppQuality, startup di Crowdtesting, ha analizzato l’esperienza di acquisto online nei supermercati scoprendo che ci sono ampi margini di miglioramento soprattutto nei metodi di pagamento ancora limitati per numerose insegne
di Luisanna Benfatto
2' di lettura
Se prima della pandemia “ho fatto la lista usciamo a fare la spesa” era la modalità più usata per riempire la dispensa di casa, con il Covid le cose sono cambiate. L’acquisto dei beni primari ha assunto forme diverse in questo anno eccezionale per la Gdo che ha registrato una crescita di 3 volte superiore rispetto al 2019, con un aumento delle vendite a valore del +4,3% (+4 miliardi di euro di fatturato). Gli italiani hanno scoperto e sfruttato appieno la omicanalità della grande distribuzione ovvero la possibilità di comprare in tante modalità diverse: attraverso il sito, l’app, il telefono, utilizzando la consegna a domicilio, il quick& collect ecc.
I dati recenti dimostrano come l’ e-commerce abbia avuto una crescita esponenziale : +117% rispetto allo scorso anno, (28 volte superiore alla crescita dei canali fisici), con un contributo alla crescita del 13% nelle categorie alimentari. Questa tendenza all’acquisto digitale però non si fermerà nemmeno nel 2021, come afferma anche Romolo De Camillis, direttore retailer di Nielsen Italia: “Dopo il boom di quest'anno ci aspettiamo che il canale continui a crescere, anche se a un ritmo più lento, e che sempre più consumatori decidano di optare per l'E-grocery anche dopo la pandemia”, afferma .
Ma quanto è “user friendly” l’esperienza di acquisto online offerta dai supermercati? La performance è stata analizzata da AppQuality startup del Crowdtesting, che aiuta le aziende a migliorare la qualità digitale dei servizi offerti su app, e-commerce, chatbot e dispositivi IoT. La ricerca, effettuata nella settimana tra il 2 e il 6 novembre, dalla community di tester, ha evidenziato quanti click del mouse siano necessari per la registrazione, l’acquisto (una volta inseriti i prodotti nel carrello) fino alla conferma dell'ordine, esclusa la fase di pagamento. Il numero medio emerso è di 35 click e va dai 28 di Evelri (ex Supermercato24) fino ai 46 click di Bennet.
Dati, afferma l’azienda, “che anche se non sono un indicatore esaustivo di qualità dell'esperienza in toto, indicano comunque la velocità e facilità dell'acquisto e lasciano spazio a margini di miglioramento se si pensa che nel conteggio dei click non sono compresi quelli per aggiungere i prodotti al carrello”.
Nella ricerca si è anche indagata l’offerta dei metodi di pagamento che appare anche questa limitata dove l'unico e-grocery ad offrire più di 2 opzioni è Everli e carta di credito e Paypal rimangono gli unici due sistemi implementati dai player tradizionali. E’ invece importante, sottolinea la nota della startup, “offrire più soluzioni poiché se da un lato contribuiscono in maniera fondamentale all'esperienza del cliente, dall'altro assicurano la sicurezza e la buona riuscita della transazione stessa”. Il cammino digitale è dunque iniziato, ma la strada da percorrere per molte insegne è ancora lunga.
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