Gelato artigianale, al Sigep il rilancio di una filiera da 3,8 miliardi
Gli operatori: nel 2022 ripresa post Covid, ma anche in questo settore i margini di guadagno si riducono a causa dei costi elevati.
di Emiliano Sgambato
I punti chiave
3' di lettura
Il ritorno dei consumi fuori casa dopo due anni a singhiozzo causa Covid ha portato a un’ottima annata per il gelato artigianale, che con la filiera delle materie prime e dei macchinari arriva a valere 3,8 miliardi.
Al Sigep di Rimini – fiera dedicata anche a pasticceria, caffè e panificazione – si parte dal dato positivo del giro d’affari 2022 che in Europa ha sfiorato i 10 miliardi (+13%) e in Italia ha raggiunto i 2,7 miliardi (+16%) nei 39mila punti vendita tra gelaterie, pasticcerie e bar con gelato che danno lavoro a 77mila persone.
«La crescita è dovuta anche all’aumento dei prezzi, al clima favorevole e alla ripresa del turismo, che incidono per oltre il 20% in alcune aree. Tuttavia – dicono gli organizzatori – la redditività delle imprese è in calo a causa dell’impennata dei costi».
I gusti del gelato valorizzano le produzioni locali
Il numero delle gelaterie è cresciuto di 139 unità, in decrescita invece è il numero di bar che offrono anche gelato artigianale. In Europa sono oltre 65mila i punti vendita e 300.000 gli addetti nel 2022. La maggior densità in Germania (9mila) e Spagna (2.200). A livello territoriale – secondo i dati forniti da Sigep – i laboratori di produzione artigianale del gelato sono concentrati soprattutto in Lombardia (2.120 sedi di impresa), Sicilia (1.610), Campania (1.564), Lazio (1.453), Veneto (1.305) ed Emilia Romagna (1.235).
Nel settore degli ingredienti e dei semilavorati operano 65 imprese per un fatturato di un miliardo. In crescita anche l’impatto dell’acquisto di prodotti agroalimentari (+5%): «si contano, per esempio, 230mila tonnellate di latte, 68mila di zucchero, 53mila di frutta (fresca e secca), 1.650 tonnellate di pistacchio di Bronte e 1.900 di nocciole piemontesi». Nel settore macchine e attrezzature l’Italia è leader mondiale: l’export vale il 70% su un fatturato di circa 700 milioni.
L’11esima edizione della Giornata europea del Gelato artigianale si celebrerà però il 24 marzo e il gusto dell’anno questa volta scelto dall’Austria sarà Apfelstrudel.
Cioccolato: in Europa se ne mangia di più
Bene il cioccolato: nel primo semestre del 2022 le vendite sono aumentate del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il consumo pro-capite è stato di oltre 2 chilogrammi, anche se «rispetto alla media europea siamo agli ultimi posti – si legge in una nota – a fronte di forti consumatori come la Svizzera con 11,5 Kg, la Norvegia (7,9 kg), il Belgio (7,8 kg), l’Austria (7,3 kg), la Danimarca (6,9 kg),e la Germania (6,6 kg)».
Secondo i dati di Unione Italiana Food citati dagli organizzatori della Fiera, l'Italia ha prodotto nel 2021 circa 377.858 tonnellate di prodotti a base di cioccolato, per un valore di 5,1 miliardi di euro con oltre 381.000 tonnellate di prodotto esportate.
Caffè, domanda in crescita
Il caffè resta una delle bevande più amate: secondo l’European Coffee Report il 95% degli italiani lo assume abitualmente. Per quel che riguarda la produzione, le previsioni realizzate a novembre 2022 dall’International Coffee Organization (Ico) stimano che nel 2023 saranno prodotti in totale 167,2 milioni di sacchi, con un calo del 2,1% rispetto all’anno precedente, mentre le stime relative al consumo mondiale evidenziano una crescita del 3,3%: «una discrepanza che impone una riflessione su approvvigionamento e prezzi», notano dal Sigep.
Piccoli panifici resistono
Stabile il mercato del pane artigianale, che in Italia muove poco meno di un milione mezzo di tonnellate di prodotto, con l’84,9% dei consumatori che si rivolge al panificatore quasi ogni giorno.
Il Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè,sarà a Rimini fino al 25 gennaio in contemporanea con Ab Tech Expo (Salone internazionale delle tecnologie e prodotti per la panificazione). Sono attesi in fiera più di mille marchi espositori provenienti da 34 Paesi – che occuperanno tutti i 28 padiglioni per oltre 130mila mq di superficie espositiva – oltre a 450 “top buyers” provenienti da 78 Paesi del mondo.
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