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Generali Real Estate, investiti su Roma 80 milioni in tre anni

Nel Centro Sud asset per 1,8 miliardi, di cui il 90% nella capitale. Camerino: la città dovrebbe dotarsi di regole urbanistiche più flessibili

di Andrea Marini

 Generali Real Estate ha riqualificato il centro commerciale Leonardo, diventato The Wow Side shopping centre

3' di lettura

«Guardiamo con molto interesse da qualche anno a Roma. Siamo soprattutto investitori nelle zone centrali della città. Su questo siamo molto attenti. Crediamo in futuro di poter fare qui degli investimenti». A parlare è Sacha Camerino, responsabile per il Centro-Sud Italia di Generali Real Estate, la società del gruppo assicurativo Generali specializzata in investimenti immobiliari, con più di 39 miliardi di euro di asset gestiti nel mondo nel 2022. Di questi, il valore del portafoglio Italia è di circa 10,4 miliardi, di cui 8,6 miliardi al Nord (Milano pesa circa l’80%) e 1,8 miliardi nel Centro-Sud (Roma pesa attorno al 90%).

Negli ultimi tre anni «abbiamo investito molto nella riqualificazione dei nostri asset a Roma. Tra le operazioni concluse e quelle che completeremo quest’anno parliamo di circa 80 milioni. Un impatto economico indiretto sulla città che vale 280 milioni, per un totale di 1.240 posti di lavoro creati come impatto occupazionale totale», spiega Camerino. Solo nella capitale, e considerando solo gli asset “cielo-terra”, Generali Real Estate ha 22 immobili, tra cui due a piazza Venezia, uno a piazza di Spagna, uno a piazza Barberini e uno a via della Mercede.

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Sacha Camerino. Responsabile per il Centro-Sud Italia di Generali Real Estate

Una delle ultime attività di valorizzazione della società non è stata propriamente a Roma, ma nel vicino comune di Fiumicino, con la riqualificazione dell’ex centro commerciale Leonardo, che è diventato The Wow Side shopping centre. «Abbiamo approfittato del periodo del Covid – spiega Camerino, che è anche amministratore delegato di Urbe Real Estate, la società al 100% di Generali che gestisce The Wow Side – per riposizionarci, investendo circa 20 milioni». Nel centro commerciale, dove lavorano adesso attorno ai mille addetti, è stato aperto il nuovo Ikea. Molto spazio è stato dedicato all’intrattenimento e all’innovazione. «Dopo l’apertura di Ikea, abbiamo registrato incrementi di visitatori del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – sottolinea Camerino –. Se l’anno scorso abbiamo registrato 4 milioni di visitatori, quest’anno contiamo di superare i 6 milioni».

Per i progetti futuri, Generali Real Estate è al momento alla finestra: «Il mercato è in una fase di stallo – spiega il responsabile Centro Sud Italia –. Da una parte c’è la situazione macroeconomica generale che non è certo espansiva. Poi c’è il rialzo dei tassi di interesse che sta frenando i finanziamenti nel settore. Infine, ci sono gli aumenti dei costi dell’edilizia. Il 2023 e il 2024 non saranno certo anni di investimenti aggressivi. Ma quando la situazione si stabilizzerà – sottolinea – Roma sarà sicuramente un mercato che avrà la nostra massima attenzione».

E dove investirà Generali Real Estate è lo stesso Camerino a chiarire: «Storicamente noi siamo presente nel comparto degli uffici nel centro storico di Roma, ma guardiamo anche agli affitti nel residenziale, con immobili da riconvertire. Qui volgiamo la nostra attenzione sia a zone centrali, come Prati, che a zone semicentrali». Roma però è ancora lontana dall’effervescenza del mercato immobiliare di Milano. «Il Pgt (Piano del Governo del Territorio) di Milano è certamente più flessibile del Piano regolatore generale di Roma. Qui andrà fatta sicuramente della rigenerazione urbana, anche alla luce dei grandi eventi che attendono la città e in considerazione del fatto che molti immobili da valorizzare sono di proprietà pubblica. Il settore pubblico dovrebbe adottare una strategia di valorizzazione più organica ed essere più sinergico e complementare con gli investitori privati», conclude Camerino.

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