Generali scivola in coda al Ftse Mib dopo uscita a sorpresa Caltagirone dal cda
Mercato teme nuova instabilità in governance del Leone. Il titolo è sceso sotto i 17 euro
di Cheo Condina
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2' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Generali vira al ribasso in Borsa e arriva a perdere oltre il 2,5% sotto 17 euro - peggior titolo del FTSE MIB - dopo l'annuncio a sorpresa delle dimissioni di Francesco Gaetano Caltagirone, con effetto immediato, dal board della società. Non che il gesto dell'imprenditore romano sia stato un fulmine a ciel sereno: aveva espresso voto contrario alla conferma del Ceo Philippe Donnet nel primo cda post assemblea; inoltre sulla definizione dei comitati del Leone (nominati senza rappresentanti delle minoranze, cioè della lista Caltagirone) erano emersi i primi attriti. Tuttavia in pochi immaginavano una mossa simile, sempre che sia legata a tematiche di governance - Generali ha precisato che non sono state addotte motivazioni, per il momento, da Caltagirone.
L'andamento del titolo, secondi gli operatori di Piazza Affari, è dettato dalle preoccupazioni del mercato per la stabilità della governance del Leone. Post assemblea, per certi versi, la sensazione era che per la compagnia potesse iniziare una nuova fase di convivenza pacifica tra i vari soci per raggiungere obiettivi comuni - questo quanto meno era stato anche l'auspicio del neo presidente Andrea Sironi (nominato all'unanimità dal nuovo board). Ora invece la prospettiva è di un'ulteriore parentesi di instabilità come quella che si era vissuta da gennaio in poi, con le dimissioni in sequenza di Caltagirone, Romolo Bardin (espressione di Leonardo Del Vecchio) e Sabrina Pucci dal cda. Peraltro sul titolo è venuta meno anche la componente più "speculativa" perchè sia Caltagirone sia Del Vecchio sono ormai a un passo dalla soglia del 10% e ulteriori acquisti necessiterebbero di passaggi autorizzativi non scontati.
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