Geneva Watch Days, la formula della fiera diffusa si conferma un successo
Dagli otto della prima edizione nel 2020, alla quarta hanno partecipato in quasi 40, attratti dalla possibilità di organizzare le proprie presentazioni in piena autonomia
di Paco Guarnaccia
2' di lettura
Chiude sabato 2 settembre la quarta edizione dei Geneva Watch Days (Gwd), un evento in continua crescita: contando le otto maison che nel 2020 l’avevano fondato (Bulgari, Breitling, De Bethune, Girard-Perregaux, H. Moser & Cie. MB&F, Ulysse Nardin e Urwerk), vi hanno partecipato quasi 40 brand, tra i quali Frederique Constant, Greubel Forsey e Oris.
Confermato il format “diffuso” nella città di Ginevra: «Ogni brand è libero di organizzare le sue presentazioni e di esporre dove preferisce, che sia in un hotel, in una boutique o in manifattura – spiega Antoine Pin, presidente di Geneva Watch Days Association e direttore della divisione orologi di Bulgari–. Non c’è un sistema centralizzato: autogestione e approccio collettivo sono le parole chiave. Evitiamo gli eccessi della tecnocrazia che influiscono sui modelli fieristici tradizionali. Per non parlare dei costi, molto inferiori».
L’unico spazio comune è il Pavillon fronte lago in Rotonde du Mont-Blanc dove si trova una selezione di orologi dei brand partecipanti e si svolgono gran parte degli eventi dei Gwd, accogliendo appassionati o semplici curiosi: domani è prevista una giornata curata dalla Fondation de la Haute Horlogerie e da The Watch Library. «Siamo grati per il sostegno della città e ci aspettiamo circa 8mila visitatori, con centinaia di media e rivenditori da tutto il mondo». Quest’anno il programma è molto più ampio, con eventi congiunti, conferenze, tavole rotonde con i grandi nomi del settore e due aste dal vivo. «Per la prima volta abbiamo accolto il Grand Prix d’Horlogerie de Genève che ha annunciato qui gli orologi in nomination all’evento del prossimo novembre», aggiunge Pin. Tra le novità, Bulgari ha lanciato due Octo Finissimo Carbongold, Automatic e Perpetual Calendar, e quattro orologi di alta gioielleria: due Serpenti Misteriosi e due Monete Catene impreziositi da monete dell’antica Roma.
«Qui possiamo progettare le nostre attività individualmente: il programma è flessibile e ci permette di implementare il nostro format Summit – conferma il ceo di Breitling Georges Kern –. Un format abbiamo ideato per essere indipendenti da orari e location e per poterlo adattare a quasi tutte le piattaforme come questa. Non abbiamo più bisogno delle fiere tradizionali per vendere orologi. Con i Gwd volevamo creare un evento più conviviale, più vicino agli stakeholder e, in un certo senso, più semplice dei grandi formati imposti dall’esterno: finora ha raggiunto molto bene i nostri obiettivi».
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