il questionario dell'europarlamento

Gentiloni: applicherò il Patto di stabilità con piena flessibilità

L'iter per l'insediamento della nuova Commissione Ue guidata dalla tedesca Ursula von der Leyen prevede infatti un ciclo di severe audizioni (una per ciascun candidato commissario designato) tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, mentre l'intero esecutivo europeo dovrà sottoporsi al voto di fiducia nella seduta plenaria del Parlamento di Strasburgo tra il 21 e il 24 ottobre

di Beda Romano

2' di lettura

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BRUXELLES - In risposte scritte al Parlamento europeo, in vista dell'audizione che dovrebbe portare alla sua conferma a commissario per l'economia, l'ex premier Paolo Gentiloni si è voluto perfettamente in linea con la linea di pensiero attualmente in voga in Europa. Il suo compito, tra le altre cose, sarà di applicare il Patto di Stabilità «facendo pieno uso della flessibilità consentita dalle regole», ha spiegato, citando parola per parola la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

In nove pagine, l'ex presidente del Consiglio ha tratteggiato la sua visione del portafoglio che gli è stato affidato. A proposito dell'analisi delle regole di bilancio, prevista da qui alla fine dell'anno e iniziata durante una riunione dei ministri delle Finanze all'inizio del mese a Helsinki, l'uomo politico non ha voluto prendere posizione netta. La discussione «permetterà uno scambio di vedute e offrirà l'opportunità di riconciliare posizioni divergenti in modo da ricreare fiducia».

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«La mia esperienza di primo ministro – prosegue Paolo Gentiloni nelle sue risposte - mi ha reso particolarmente consapevole del fatto che la formazione del consenso ha anche molto a che fare con la fiducia, con il rispetto degli impegni che sono stati presi, e con il lavoro duro per raggiungere obiettivi condivisi». E ancora: «In effetti, fare proprie le regole così come applicarle in modo effettivo sarà un aspetto cruciale dei prossimi anni».

Spazi stretti per modifica Patto
La nomina dell'ex premier all'economia giunge mentre una fetta consistente dell'establishment italiano spera che le attuali discussioni portino a una modifica del Patto in senso meno rigoroso. Sperano inoltre che Paolo Gentiloni giochi un ruolo in questo senso. A dire il vero, visto da Bruxelles, lo spazio di manovra per una modifica delle regole di bilancio appare ristretttissimo. Lo stesso ruolo dell'ex presidente del Consiglio appare limitato, tenuto conto del suo mandato comunitario.
Paolo Gentiloni non guarda solo al Patto di Stabilità. Nelle sue risposte insiste sulla necessità di introdurre riforme a livello nazionale. Queste dovrebbero essere “al centro” del dialogo tra Bruxelles e la capitale del paese membro. Si impegna quindi «ad approfondire il dialogo con i paesi membri a proposito delle loro riforme, con più numerose missioni tecniche e politiche (…) e mettendo a punto valutazioni concrete della Commissione europea sui piani di riforma nazionali».

Lo schema Ue di assicurazione per i disoccupati
Tra le altre cose, l'ex premier sarà responsabile anche di presentare uno schema di riassicurazione degli assegni di disoccupazione. Lo strumento dovrebbe servire a stabilizzare le economie in difficoltà. Paolo Gentiloni ha precisato che lo schema non dovrà prevedere trasferimenti permanenti tra stati membri, dovrà invece tradursi in un sostegno tempestivo solo nei casi di shock esterno significativo, e garantire disincentivi contro politiche di bilancio poco prudenti.
Come detto, il candidato-commissario ha voluto usare sui temi più controversi un linguaggio convenzionale, senza asperità. Per esempio, non si è espresso sulla possibilità di guardare con generosità agli investimenti verdi nel valutare gli impegni di riduzione del debito. L'argomento è al centro del dibattito politico e forse è l'unico aspetto del Patto di Stabilità che potrebbe essere oggetto di una novità. L'audizione parlamentare si terrà il 3 ottobre e durerà tre ore.

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