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Gentiloni: a dicembre proposta Ue su fatturazione elettronica

L’anno prossimo, la Commissione europea proporrà un insieme unico di norme fiscali per fare affari in Europa

(EPA)

2' di lettura

«Gli Stati membri hanno perso 93 miliardi di euro di mancate entrate Iva nel 2020. In un momento in cui le esigenze di investimento continuano ad aumentare e le finanze pubbliche sono limitate da alti livelli di debito, sono perdite che non possiamo permetterci». Lo ha detto il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, parlando al simposio sulla tassazione. «L’introduzione di sistemi fatturazione elettronica consentirà agli Stati membri di recuperare 11 miliardi di euro in più all’anno nei prossimi dieci anni in entrate Iva attualmente non riscosse. Il mese prossimo presenteremo una proposta», ha evidenziato Gentiloni.

«Quando riflettiamo sul futuro della politica fiscale nell’Ue, dobbiamo tenere presente una verità ineludibile: l’Europa è già la regione con la tassazione più alta del mondo. Il rapporto tasse/Pil nell’Ue è di circa il 40%, rispetto a una media del 33% nell’Ocse. Le possibilità di aumentare ulteriormente le entrate fiscali in futuro potrebbero essere limitate. Ma quello che possiamo fare è considerare come adattare il nostro mix fiscale, per renderlo più equo, più verde, più favorevole alla crescita», ha rimarcato il commissario, ricordando che «l’attuale mix fiscale dell’Ue dipende in larga misura dalle imposte sul lavoro, che rappresentano oltre il 50% del gettito fiscale complessivo. Le imposte sul valore aggiunto (con oltre il 15% del gettito fiscale totale) sono la seconda componente più importante. Altre basi imponibili contribuiscono notevolmente meno».

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«L’anno prossimo, la Commissione europea proporrà un insieme unico di norme fiscali per fare affari in Europa. Lo chiameremo Befit, acronimo di Business in Europe», ha poi annunciato Gentiloni. «Befit trarrà ispirazione dalla riforma dei due pilastri a livello globale, ma andrà oltre, per fornire un nuovo sistema di tassazione delle società adatto al nostro mercato unico strettamente integrato». Il nuovo quadro «sostituirà i sistemi nazionali di tassazione delle società, riducendo così i costi di conformità e gli ostacoli agli investimenti transfrontalieri». «Befit - ha aggiunto ancora il commissario Ue - avrà le caratteristiche fondamentali di una base imponibile comune semplificata e della ripartizione degli utili imponibili tra gli Stati membri. Sarà un altro passo importante nella lotta contro la concorrenza fiscale dannosa». Lo scorso 17 ottobre la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sul tema che sarà aperta fino al 5 gennaio.

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