Gentiloni: effetti stretta Bce cominciano a farsi sentire. Nessun rischio contagio per le banche europee
Gli ultimi dati della Bce evidenziano un rallentamento della crescita dei prestiti a imprese e famiglie tra gennaio e febbraio». Così Paolo Gentiloni al Rome Investment Forum organizzato da FeBaf
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«Gli effetti della stretta della politica monetaria cominciano a farsi notare. Gli ultimi dati della Bce evidenziano un rallentamento della crescita dei prestiti a imprese e famiglie tra gennaio e febbraio». Così Paolo Gentiloni al Rome Investment Forum organizzato da FeBaf. «L’accesso al credito è un dato che andrà tenuto d’occhio nei mesi a venire» ha detto Gentiloni dopo aver sottolineato che «i prestiti sono rallentati dal 3,6% al 3,2% per le famiglie e dal 6,1% al 5,7% per le imprese non finanziarie».
Banche europee al riparo dal rischio contagio
«Al momento non vediamo rischi di contagio per il settore bancario europeo. L’Unione bancaria e tutto il sistema di regole messo in piedi dopo la crisi finanziaria ha rafforzato la solidità del nostro sistema. Svb e le altre sono fallite anche perché soggette a requisiti meno stringenti». Tuttavia - ha aggiunto - le turbolenze sui mercati delle ultime settimane ci ricordano che, mancano ancora due tasselli importanti: il backstop al Fondo di risoluzione unico e il sistema europeo di garanzia dei depositi».
Pnrr: «Proroga valutazione è segno d’attenzione»
«Rispetto al Pnrr - ha aggiunto Gentiloni parlando del Piano europeo - siamo nella fase della valutazione del rispetto degli obiettivi e dei target legati alla terza richiesta di pagamenti. In questi giorni la Commissione, d’accordo con il Governo, ha esteso i tempi della valutazione come già avvenuto per altri paesi: è un segnale dell’attenzione con cui i nostri servizi verificano il pieno raggiungimento dei 55 obiettivi, in alcuni casi sono particolarmente complessi. Stiamo lavorando col governo e continueremo a lavorare per approfondire alcune misure» ha aggiunto.
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