Gentiloni: Ue verso «contrazione leggera» a inizio 2023. Gopinath (Fmi): inflazione ha superato picco
Per il commissario all’Economia, possibile evitare una recessione profonda. Fmi: picco inflazione già alle spalle
dal nostro inviato Gianluca Di Donfrancesco
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Dopo tanto pessimismo, sulle prospettive dell’economia globale arrivano spiragli di fiducia da Davos. Al World Economic Forum, il commissario Ue, Paolo Gentiloni, ha ribadito che l’Unione Europea potrebbe scontare solo una «contrazione limitata» nel primo trimestre dell’anno ed evitare una recessione profonda. La numero due del Fondo monetario internazionale, Gita Gopinath, ha affermato che l’inflazione nei principali Paesi ha già raggiunto il picco. Più ottimista anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Ue: tra fiducia e rischi
La guerra in Ucraina continua a porre «enormi rischi» nel breve termine, ha detto Gentiloni, ma il calo dei prezzi dell’energia, il fatto che l’inflazione sembra aver raggiunto il picco alla fine dello scorso anno e mercati del lavoro relativamente vivaci danno motivo di fiducia. Gentiloni ha osservato che l’Unione Europea ha finora evitato i suoi peggiori timori di un anno fa, vale a dire che la crisi dell’energia avrebbero provocato blackout di massa per imprese e consumatori, fallimenti aziendali e disordini sociali su larga scala. «Nel complesso questa prospettiva meno pessimistica dovrebbe incoraggiarci nel difficile percorso che abbiamo davanti», ha aggiunto.
Inflazione oltre il picco
Secondo Gopinath, l’inflazione resta ancora molto alta, ma nei principali mercati sembra essersi messa il peggio alle spalle e l’economia globale mostra segni di tenuta. Gopinath ha aggiunto che la politica di bilancio dei Governi deve conseguire tre obiettivi: evitare di generare ulteriore inflazione, proteggere i ceti più vulnerabili soprattutto dall’aumento dei prezzi di energia e beni alimentari, garantire la stabilità dei conti pubblici riducendo il debito pubblico nel medio termine.
Nell’Eurozona, l’inflazione resta però prossima a livelli record e la Bce dovrà continuare con la politica monetaria restrittiva, ha avvisato il governatore della Banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau: «Dobbiamo mantenere la rotta nella nostra battaglia contro l’inflazione, non è ancora vinta». I tassi di interesse potrebbero raggiungere il picco entro l’estate, ha aggiunto.
Villeroy è stato anche relativamente ottimista sulle prospettive economiche, sostenendo che una recessione, inclusa nello scenario di base della Bce, potrebbe essere evitata visti i recenti indicatori. «Se guardo la situazione in Europa, che probabilmente è più o meno la stessa di quella negli Stati Uniti, l’attività appare più resiliente del previsto e dovremmo evitare una recessione quest’anno, cosa che non mi sarei aspettato tre mesi fa», ha concluso.
L’ottimismo di Scholz
Nel suo atteso intervento, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha assicurato che l’approvvigionamento energetico della Germania per questo inverno è sicuro, aggiungendo che la capacità della più grande economia europea di liberarsi rapidamente dalla dipendenza dal gas russo ha dimostrato quanto flessibile e veloce possa essere.
Scholz è l’unico leader del G7 presente a Davos. Il 17 gennaio, in una intervista a Bloomberg Tv si è detto «assolutamente convinto» che la Germania riuscirà a evitare la recessione.
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