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Georgia, ritirata la proposta di legge su Ong e media “agenti stranieri”

Per l'opposizione la normativa che disciplina le Organizzazioni non governative e i media indipendenti avrebbe potuto incidere sulla concessione a Tiblisi dello status di candidato all'adesione all'Unione europea

Articolo aggiornato il 9 marzo

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2' di lettura

Il partito di maggioranza ha ritirato la legge sugli agenti stranieri dopo due notti di scontri, cinquanta poliziotti feriti e sessantasei manifestanti arrestati con l'accusa di teppismo, resistenza alle forze dell'ordine e lanci di bottiglie molotov e pietre. È questo il bilancio delle violente manifestazioni di protesta che si sono svolte a Tiblisi, capitale della Georgia, contro la contestata legge sugli agenti stranieri - modellata sulla normativa in vigore in Russia - all'esame del Parlamento georgiano. Secondo Interfax, una nuova manifestazione di protesta ha portato in piazza anche migliaia di persone, in gran parte studenti universitari, tornate a radunarsi nella piazza antistante il Parlamento.

Aprendo la manifestazione, Levan Khabeishvili, presidente del partito di opposizione United National Movement, aveva invitato la folla a tenere proteste quotidiane fino a quando le autorità non avrebbero ritirato il disegno di legge sotto accusa. Adesso il partito al potere ha deciso «incondizionatamente» di ritirare la contestata legge. Il partito ’Sogno georgiano’ e i suoi alleati hanno dichiarato di ritirare la proposta di legge, citando le “divisioni nella società” che essa ha provocato.

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Via libera in prima lettura

Nella serata del 7 marzo, in seguito al primo via libera del Parlamento al progetto di legge sugli “agenti stranieri”, i manifestanti avevano sfondato le barriere all'ingresso del Parlamento, tentando di entrare nel cortile del palazzo. Il ministero dell'Interno aveva riferito in un comunicato che i manifestanti “hanno dato fuoco all’edificio” del corpo legislativo, rotto le finestre e danneggiato le barriere protettive, e che circa 50 dipendenti del ministero sono rimasti feriti negli scontri, proseguiti durante la notte con il lancio di bombe molotov e pietre contro le Forze dell’ordine.

Manifestazioni e scontri in Georgia contro la controversa legge sugli «agenti stranieri»

L'aspetto più controverso delle nuove norme ora ritirate riguardava la disciplina di media e organizzazioni non governative, che secondo i critici mina le speranze di adesione all'Unione europea del Paese del Caucaso meridionale. La legge approvata in prima lettura prevedeva infatti che le organizzazioni non governative e i media indipendenti che ricevono oltre il 20% dei loro finanziamento dall'estero si dichiarino “agenti stranieri”, circostanza che limiterebbe la loro libertà d'azione.

Chiesto parere al Consiglio d'Europa

Irakli Kobakhidze, presidente del partito “Sogno georgiano” al governo nel Paese, aveva dichiarato in un briefing con la stampa che il Parlamento aveva inviato il testo di legge alla Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa per una sua valutazione. “Tra qualche mese riceveremo un parere, e solo dopo proseguirà la discussione del disegno di legge in Parlamento”, ha detto Kobakhidze, come riporta Interfax. Kobakhidze liquidava come “speculazioni” le accuse dell'opposizione radicale, che sottolineava il collegamento diretto tra l’adozione della legge sugli agenti stranieri e la concessione alla Georgia dello status di candidato all'adesione all'Unione europea.

Kvaratskhelia: il futuro della Georgia è in Europa

«Il futuro della Georgia è in Europa». L’attaccante del Napoli Khvicha Kvaratskhelia si schiera sulla crisi in atto nel suo paese d’origine con un tweet in georgiano: alla frase seguono la bandiera della nazione ex sovietica e quella dell’Ue.


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