PNNR Cultura

Gerace comunità creativa da 20 milioni di euro per delibera

Per il bando borghi presentati da Nord a Sud 1.800 progetti per un valore di 3 miliardi di euro, a fronte di una dotazione di 380 milioni di euro. Il progetto Porta del Sole spazia dall'albergo diffuso al parcheggio multipiano, dai laboratori di restauro al festival e agli incentivi alle imprese

di Giuseppe Cosenza

Chiesa di San Francesco D’Assisi Gerace

6' di lettura

Il 18 marzo scorso sono stati presentati alla stampa i primi risultati del programma “2.1 Attrattività dei borghi” finanziato con fondi Next Generation EU per 1 miliardo di euro e declinato nel Piano nazionale e di ripresa e resilienza, nell'intervento Cultura 4.0. L'investimento, destinato ai borghi, è suddiviso in due linee di intervento.
La linea A, con un fondo di 420 milioni di euro, è indirizzata al sostegno di 21 progetti pilota,
la linea B, considerata la cenerentola dagli addetti ai lavori per la minore dotazione finanziaria, prevede la selezione di 229 borghi mediante avviso pubblico a cui è destinato un fondo di 580 milioni di euro (380 milioni di euro alle amministrazioni e 200 milioni di euro di incentivi alle imprese).

I numeri relativi ai progetti presentati nella linea B evidenziano come vi sia un divario tra fondi previsti, 380 milioni di euro per 229 borghi, e la domanda costituita da 1.791 progetti per un valore di 2.959 milioni di euro, di quasi otto volte l'intero stanziamento.

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Con delibera della giunta della regione Calabria, n. 62 del 18/02/2022 Gerace è stato scelto in maniera unilaterale secondo le linee di indirizzo trasmesse dal Ministero della Cultura alle regioni. Si è percorsa una strada diversa, definibile “top down” da quella prescelta dalla Puglia o dal Lazio dove attraverso la manifestazione di interesse si sono raccolte, dal basso, proposte progettuali e in seguito è stata pubblicata una graduatoria finale. Come spiega Carmela Barbalace, dirigente della Regione Calabria: “La scelta di Gerace è stata fatta in base alle linee di indirizzo inviate dal Ministero della Cultura alle Regioni. Abbiamo costruito una nota metodologica con una serie di indicatori rinvenibili da fonti Istat e da fonti normative regionali e con una matrice li abbiamo applicati a tutti i 404 comuni calabresi. Poi abbiamo inserito alcuni elementi di discrimine come la popolazione sotto i 5.000 abitanti e l'identità ben definita del centro storico soggetto a spopolamento. Il risultato è stato 393 comuni, a cui abbiamo applicato l'indice di vulnerabilità sociale (IVSM), poi altri elementi differenziali sono stati l'appartenenza ad aree naturali protette, al quadro territoriale regionale paesaggistico, la legge urbanistica regionale, alle aree di attrazione culturale di rilevanza regionale, ai Geoparchi Unesco, la presenza di cammini e ciclovie riconosciuti. Il borgo doveva essere interessato da altri programmi comunitari e dal PNRR così da amplificarne gli effetti degli investimenti”. In conclusione, Barbalace aggiunge: “La metodologia di scelta è stata condivisa con il segretariato generale del MiC e con l'ANCI”.

Un piccolo borgo che ambisce a diventare grande

Il progetto “Porta del Sole” si suddivide in nove progetti del valore complessivo di 20 milioni di euro. Vediamo, quindi, gli elementi principali.

Artinborgo - Festival, 600 mila euro. L'obiettivo dell'intervento è quello di migliorare e potenziare un festival esistente “Il borgo Incantato: l'arte di strada nei vicoli” che si svolge dal 1999 con ulteriori eventi quali la valorizzazione del patrimonio storico, architettonico, il sistema produttivo locale; e l'identità locale in chiave partecipativa.

Hub Creatività Mediterraneo, 1,5 milioni di euro. Si prevedono due laboratori, il primo di restauro, dove i beni culturali del borgo diventeranno un laboratorio per giovani, università, accademie di belle arti e associazioni locali. Il secondo di artigianato che punta ad essere un luogo di studio, ricerca e apprendimento delle tradizioni manifatturiere artigianali.

Hub formazione turistica, 600 mila euro. È intervento infrastrutturale di lavori di recupero e adeguamento locali ex-mattatoio e dello spazio esterno chiostro del Convento della Chiesa di San Francesco d'Assisi da adibire a spazio all'aperto per eventi, workshop, networking e corsi di formazione per guide turistiche.

Albergo diffuso, 7,7 milioni di euro. Il progetto vede il recupero, il riuso e l'adeguamento di alcune abitazioni con la realizzazione di 160 posti letto luxury, con servizi di wellness spa e co-working ad uso comune, nella logica dell'albergo diffuso. Sarà realizzato anche un “art space” dove ogni stanza/spazio diventa luogo di soggiorno e di esposizione artistica.

Accessibilità fisica, 3 milioni di euro. L'opera di accessibilità al borgo storico prevede la realizzazione di parcheggio multipiano da realizzarsi in un'area attualmente abbandonata e parzialmente degradata, a margine del borgo. Sarà realizzato un sistema di trasporto verticale con ascensori che collegano il parcheggio con il centro storico.

Sistema di illuminazione integrato, 800 mila euro. Il progetto prevede impianti di illuminazione funzionale, decorativa per i monumenti e artistica. Quest'ultimo intervento ha l'obiettivo di evocare luci e colori, in occasioni particolari e manifestazioni annuali.

Gerace porta digitale, 600 mila euro. Si vogliono implementare servizi digitali di fruizione del patrimonio artistico e culturale.

Incentivi per lo sviluppo, 4 milioni di euro. Sono previsti incentivi per Pmi e nuove imprese femminili, giovanili, per studenti, neolaureati, soggetti svantaggiati (disoccupati); imprese del terzo settore operanti in ambito culturale, artistico, turistico, ricreativo, sociale con sede legale o operativa a Gerace.

Marketing territoriale, 1,2 milioni di euro. Il progetto prevede investimenti nello studio del patrimonio culturale del borgo per una candidatura per la tutela Unesco. Sono previste attività di formazione e capacity building per migliorare la consapevolezza nei cittadini delle potenzialità espresse e inespresse del territorio e trasferire nuove competenze per migliorare l'accoglienza turistica. Si prevedono attività di comunicazione e promozione delle risorse artigianali e delle attività turistiche.

Rispetto al coinvolgimento dei privati, dal Comune di Gerace fanno sapere che: “I cittadini saranno chiamati a collaborare e a cedere con comodato ventennale alcuni immobili per essere adibiti ad albergo diffuso. Un ulteriore coinvolgimento dei soggetti privati è previsto per la realizzazione dell’hub del restauro e della creatività, dove i giovani saranno chiamati a riscoprire e apprendere le tradizioni artigianali del borgo in chiave creativa e, soprattutto, innovativa”.

Il comune in provincia di Reggio Calabria e a 92 km dal capoluogo, si trova nel Parco nazionale dell’Aspromonte, a 470 metri sul mare e a circa 10 km dalla costa jonica e da Locri. Il centro storico conserva un’impostazione medievale ed è ricco di chiese e tradizioni. I suoi 2.391 residenti, guidati da Giuseppe Pezzimenti fino al 2026 per la lista civica Rinnovamento democratico, già in carica dal 2016 (prima ancora dal 1993 al 2001), sono per il 14,5% giovani tra 18 e 30 anni, per il 22,6% ultrasessantacinquenni. Il borgo conta una popolazione attiva del 62,6% (18-65 anni), la sfida sarà riuscire a rinnovare il piccolo mondo affinché l’investimento pubblico duri e cambi l’attrattività dei luoghi senza snaturarne la storia e la comunità.

Centro culturale per atto legislativo

Sin dalla sua genesi il bando borghi ha suscitato molte perplessità tra gli addetti ai lavori, difatti sindaci, comunità montane, Italia Nostra, Touring Club, Unione delle pro loco hanno manifestato pubblicamente il loro disappunto e anche dall'ANCI trapela un malcontento sulla distribuzione delle risorse tra line A e B. Un borgo non diventa attrattivo per decreto ministeriale o grazie a una pioggia di milioni di euro che si è obbligati a spendere. I piccoli centri che rinascono grazie alla cultura raccontano una storia diversa, ad esempio nel borgo di Calcata, in provincia di Viterbo, a partire dagli anni 60 iniziarono ad insediarsi artisti e intellettuali attratti dal prezzo basso delle abitazioni e da una vita lontana dal caos dei grandi centri. Un altro esempio è il comune di Castellabate, in provincia di Salerno, che grazie al film Benvenuti al Sud (una produzione culturale) ha avuto un rilancio turistico molto importante. Emblematico è il comune di Sciacca, il museo diffuso dei cinque sensi in provincia di Agrigento, dove dall'ostinazione e dalla progettualità dei cittadini che hanno saputo sfruttare i contributi pubblici di Cultura Crea è nata una cooperativa di comunità. In Abruzzo, il borgo di Fontecchio è rinato anche grazie all'adesione nel 2013 alla Convenzione di Faro, sette anni prima che l'accordo europeo diventasse legge dello Stato italiano. Si potrebbe continuare ancora dimostrando come i processi di sviluppo basati sulla cultura partono dal basso, in maniera spontanea e non per atto legislativo. I 21 progetti pilota rappresentano, quindi, un azzardo e allo stesso tempo un banco di prova per il Ministero della Cultura che dovrà vigilare affinché i fondi investiti non vadano sprecati e che non finiscano nelle mani di affaristi, immobiliaristi e criminali.

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