Germania, Kramp-Karrenbauer eletta presidente Cdu. È l’erede della Merkel
di Isabella Bufacchi
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La CDU vuole tornare ad essere il grande partito di centro in Germania, più inclusivo e più dinamico, aperto al cambiamento e alle grandi sfide del futuro, pur restando saldamente ancorato ai valori cristiani e democratici, lontano dai populismi e dagli estremismi: e per farlo ha scelto Annegret Kramp-Karrenbauer, la 56enne ex-primo ministro del più piccolo dei Land, il Saarland. A lei sono andati 517 voti, al 63enne Friedrich Merz 482 voti, in una competizione definita dai tre contendenti “corretta” ma molto serrata. Jens Spahn, il 38enne più a destra di tutti, ha preso al primo turno 157 voti, perdendo con dignità.
AKK rappresenta per i 1001 delegati riuniti oggi ad Amburgo la continuità, perché è una politica cattolica prescelta e fortemente sostenuta da Angela Merkel che l'ha voluta segretario generale dallo scorso febbraio, favorendone la scalata nel partito. Non sono attesi dunque cambiamenti radicali nella politica sull'immigrazione e sulla politica estera. AKK però incarna anche agli occhi dei membri della CDU, un partito che è calato da oltre il 40% dei consensi al 27%, il successo elettorale: ha al suo attivo un consenso al 40,7% nelle elezioni regionali del 2017 che nessun altro al momento nella CDU può sbandierare. Resta da vedere se AKK riuscirà a trasferire questa sua vittoria alle urne, dagli 800.000 elettori nel Saarland ai 61,5 milioni di eventi diritto al voto su scala federale, una sfida con un punto interrogativo aperto secondo alcuni commentatori politici tedeschi.
Il congresso della CDU oggi ha uno slogan, scelto da Angela Merkel: unione e stare uniti. Non ci sono le parole “Germania” né “futuro”, e la Merkel è stata criticata per questo: ma la cancelliera ha risposto che questo è il suo stile, asciutto e dritto al punto. E il punto è: la CDU deve essere un partito unito posizionato in un centro ampio. Il rischio maggiore che il partito ha dovuto disinnescare con questa elezione del leader è stato quello di dividersi. Il messaggio della Merkel è per l'appunto stato quello di continuare a ricercare inclusione e unione, uno stile che caratterizza anche AKK. Merz è stato visto invece come un potenziale leader che avrebbe potuto dividere il partito, avendo uno stile e una visione più forti.
La CDU ha iniziato a cambiare già oggi. La votazione del leader è stata con voto segreto, ogni delegato si è potuto costruire una protezione per celare la sua preferenza. E' stato un processo molto democratico, quando in passato molto veniva stabilito dietro le quinte nella stanza dei bottoni. La CDU vuole rinnovarsi per affrontare le sfide del futuro: non solo in casa, per Afd e i Verdi e la modernizzazione del Paese, ma anche in Europa e nel mondo. Angela Merkel nel suo discorso di addio alla presidenza del partito ha sempre messo insieme “Germania ed Europa”, rimarcando quanto la Germania abbia bisogno dell'Europa nel suo futuro.
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