Germania verso multa ai social network che pubblicano calunnie e intimidazioni
di An.Man.
2' di lettura
Il ministro della Giustizia tedesco Heiko Maas ha messo a punto una bozza di legge con cui si potrà chiedere a social network come Facebook di rimuovere velocemente post calunniosi o intimidatori, in caso contrario rischiano multe fino a 50 milioni di euro (pari a 53,15 milioni di dollari).
Questa bozza di legge «pone vincoli ben precisi ai social network nel momento in cui ricevono reclami e li obbligano a cancellare contenuti che hanno rilievo penale» dichiara il ministro della Giustizia Maas.
I social network che non ottemperano a questo obbligo rischiano una multa fino a 50 milioni di euro, fa sapere il ministro.
In tempi di fake news e tutela della reputazione online, la scelta tedesca è dunque quella di non considerare Internet una landa ingovernabile che per sua natura non può essere soggetta a comuni leggi a tutela dei singoli. Quello di Maas non è neanche il primo passo: nel 2015 la Germania fece pressione su Facebook, Twitter e YouTube, ora di proprietà di Google, affinché sottoscrivesse un codice di condotta che includeva la promessa di cancellare gli hate speech - gli incitamenti all’odio che possono assumere innumerevoli forme - dai loro siti nel giro di 24 ore.
Questa nuova bozza rende legge quel codice di condotta, quegli impegni diventerebbero ora obbligo imposto dalla legge di cancellare e rimuovere contenuti illeciti e di rendicontare regolarmente la quantità di reclami archiviati. I social network avrebbero anche l’obbligo di facilitare i reclami degli utenti che si sentono vittime di contenuti offensivi.
Facebook, Google e Twitter, contattati da Reuters, non hanno ancora commentato una bozza di cui sono comunque stati preventivamente informati. La Germania ha una delle legislazioni più dure contro l’incitamento all’odio, legislazione che copre diffamazione, calunnia, pubblico incitamento all’odio che porti alla commissione di reati o alla minaccia di violenze.
L’iniziativa del ministro Maas aggiorna ai tempi dei social media un impianto normativo già rigido ma certo l’accelerazione su questo progetto di legge ha a che fare con le elezioni politiche d’autunno. In Germania come nel resto d’Occidente, le fake news stanno diventando un importante fattore politico e preoccupano partiti ed establishment.
Notizie false e commenti razzisti sui social media sono aumentati, spesso prendono di mira il milione di migranti che è arrivato in Germania negli ultimi due anni, ma come ormai appare chiaro - alcuni citano la vittoria di Trump come esempio -possono anche condizionare il dibattito pubblico e il risultato del voto.
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