Germania, si è dimessa la ministra della Difesa Lambrecht dopo mesi di polemiche
L’annuncio del nome del suo successore (uomo o donna) è atteso domani 17 gennaio. L’Spd punta su un nome di alto livello
di Isabella Bufacchi
2' di lettura
La ministra tedesca della Difesa Christine Lambrecht, socialdemocratica, ha gettato la spugna e dopo lunghi mesi di polemiche e critiche, non solo da parte dei partiti dell’opposizione, si è dimessa questa mattina.
L’annuncio del nome del suo successore (uomo o donna) è atteso domani 17 gennaio, secondo Frankfurter Allgemeine Zeitung, che cita fonti governative. Tra la rosa dei candidati, il leader dell’Spd Lars Klingbeil, l’attuale ministro del Lavoro Hubertus Heil (Spd), Siemtje Möller, la 39enne socialdemocratica sottosegretario di Stato parlamentare al ministero della Difesa. E un’altra politica dello stesso partito, Eva Högl.
In una nota del suo ministero, lasciando il suo incarico, Lambrecht ha a sua volta polemizzato: «L’attenzione dei media, che da mesi si concentra sulla mia persona, difficilmente consente di riferire e discutere in modo obiettivo dei militari, della Bundeswehr e delle decisioni di politica di sicurezza nell’interesse dei cittadini tedeschi».
Lambrecht, avvocato, prima delle elezioni del 2021 aveva annunciato il ritiro dalla carriera politica. Con la vittoria elettorale dell’Spd, è poi entrata nel governo della coalizione semaforo Spd-Verdi-Liberali: avrebbe voluto guidare il ministero degli Interni, ma le è stato dato un ministero meno importante politicamente in quell’epoca, il dicastero della Difesa. Lo scoppio della guerra in Ucraina, per l’ingiustificata invasione della Russia, ha posto la Difesa in primo piano, facendo emergere via via l’inadeguatezza di Lambrecht, una convinta pacifista.
Il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato la grande svolta della politica della Difesa lo scorso febbraio creando un fondo speciale da 100 miliardi per il riarmo, il potenziamento e la modernizzazione dell’esercito tedesco: Lambrecht è stata subito messa sotto attacco per una gestione troppo burocratica della svolta. La ministra è poi scivolata su due bucce di banana: si è fatta accompagnare dal figlio in un volo di Stato, e in fine anno ha diramato su internet un video amatoriale dove tra le altre cose, con sottofondo i fuochi d’artificio di Capodanno, si compiaceva per aver incontrato “persone interessanti” grazie allo scoppio della guerra in Ucraina.
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