Cambiamento climatico, cosa prevede il piano «green» tedesco da oltre 50 miliardi
La Germania ha da venerdì 20 settembre un Piano per la Protezione del Clima da 54 miliardi complessivi, senza aumentare il debito pubblico, per il 2023
di Isabella Bufacchi
3' di lettura
La Germania ha da venerdì 20 settembre un Piano per la Protezione del Clima da 54 miliardi complessivi, senza aumentare il debito pubblico, per il 2023; 100 miliardi al 2030. Il governo di Grande Coalizione tra Cdu/Csu e Spd ha trovato l’accordo, dopo una maratona durata oltre 18 ore di trattative, per un ampio pacchetto di misure a tutto tondo che coinvolgeranno cittadini e aziende, spaziando dalla mobilità sostenibile - dai treni agli aerei - all’edilizia e al riscaldamento, con un mix “calibrato” di aumento di prezzi, nuovi investimenti, deduzioni ed agevolazioni fiscali, divieti, sussidi per promuovere in particolare auto e veicoli elettrici .
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Il governo federale e Deutsche Bahn investiranno 86 miliardi di euro per rinnovare la rete ferroviaria entro il 2030.
Il Piano, contenuto in un documento di 22 pagine, dovrà consentire alla Germania di raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 38% entro il 2030 rispetto al 2005, mentre finora era stato quello di tagliare del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990: il target per il 2020 al momento sarebbe comunque molto in ritardo, centrato per un terzo. Il 2030 è un “obiettivo intermedio” mentre il finale è nel 2050, si legge nel documento di 22 pagine del Piano.
Il nuovo Piano per il Clima non aumenterà il debito pubblico e quindi garantirà la tenuta del debito/Pil attualmente sotto il 60%: le risorse necessarie per incentivi, sussidi e agevolazioni verranno raccolte attraverso la creazione di speciali fondi per l’energia e per il clima, fuori dal perimetro della pubblica amministrazione.
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Il Piano è incentrato su un meccanismo di verifica annuale per garantire che vengano raggiunti gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra principalmente nel settore dei trasporti e del riscaldamento. Angela Merkel ha detto che queste verifiche annuali consentiranno di aggiungere altre misure in corsa, se necessarie.
La Germania è tra i paesi che emettono più CO2 al mondo, sebbene i governi della cancelliera Angela Merkel abbiano deciso di abbandonare totalmente l’energia nucleare entro il 2022 e quella proveniente dal carbon fossile entro il 2038.
Il nuovo pacchetto sul Clima è stato annunciato dal governo tedesco mentre in Germania le manifestazioni “Friday for Future” conquistavano le piazze in 575 città con decine di migliaia di partecipanti anche ai cortei in bicicletta e ai concerti organizzati per l’occasione: a Berlino i partecipanti sono oscillati tra 80.000 e 100.000, a Monaco 25.000.
Le misure in dettaglio
Nel 2021 le quote saranno emesse ad un prezzo fisso di 10 euro per tonnellata di CO2. Nel 2022 un prezzo fisso di 20 euro per tonnellata di CO2. Nel 2023 ad un prezzo fisso di 25 euro per tonnellata di CO2. Nel 2024 ad un prezzo fisso di 30 euro per tonnellata di CO2. Nel 2025 ad un prezzo fisso di 35 euro per tonnellata di CO2.
A fronte di un aumento dei prezzi di diesel e benzina e dei
costi sulle emissioni di gas serra degli edifici, la tassa
sull'elettricità verde sarà ridotta a partire dal 2021. E’ prevista tra l'altro l'introduzione dal 2021 del sistema del commercio dei certificati di emissione, come in Ue. Dal 2021 benzina e diesel saranno più cari di 3 centesimi mentre dal 2026 di 10 centesimi al litro.
Il Piano prevede un aumento delle detrazioni fiscali a favore dei pendolari per compensare gli aumenti del carburante. L'aumento delle detrazioni sarà di 5 centesimi per chilometro dal 2021. In futuro, 35 centesimi invece di 30 centesimi per chilometro saranno deducibili dalle tasse.
I vertici della coalizione di governo hanno trovato un
accordo sul divieto di installazione del riscaldamento a gasolio
a partire dal 2025. Chiunque sostituisca un vecchio impianto a
gasolio con un modello più eco-compatibile avrà un sostegno per
coprire il 40% dei costi.
Come anticipato, la GroKo ha anche puntato su aumenti dell'iva sui biglietti aerei e diminuzione sulle tariffe ferroviarie a partire dal
primo gennaio 2020.
Dalla protezione del clima alla caccia al voto per la GroKo
Angela Merkel, un tempo era chiamata “La Cancelliera del Clima” ma negli ultimi anni è stata contestata per non aver fatto nulla di concreto: con questo piano la cancelliera ha così rivendicato questo riconoscimento, anche per il suo partito Cdu e per il partner di governo Spd.
Tanto l’unione Cdu/Csu quanto l’Spd sperano con l’annuncio di questo maxi-piano di frenare e arginare l’astesa di del partito Bündnis 90/Die Grünen , il partito dei Verdi che in base a un sondaggio Deutschlandtrend di oggi è stabile al secondo posto al 23% contro il 27% di Cdu/Csu, 14% di Spd e Afd a pari merito, 8% Fdp e Linke.
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