Certificazione

Gestione dei rifiuti tessili avviata già nel 2020 per la bergamasca Marc

La STeP di Oeko-Tex

di Giulia Crivelli

 Lo sportswear è uno dei settori ai quali si rivolge la Marc con i suoi elastici, nastri, tessuti siliconati performanti, usati anche nella moda e nel workwear

2' di lettura

La conoscenza dei materiali, dei processi produttivi e delle prestazioni tecniche ha permesso a Marc di distinguersi nella progettazione e nella creazione di elastici, nastri, tessuti siliconati altamente performanti per i settori sportswear, fashion e workwear.

Fondata nel 1982, da alcuni anni l’azienda di Gorlago, in provincia di Bergamo, è impegnata nella sfida della sostenibilità, diventata, potremmo dire, identitaria, come spiega Fabio Aceti, general manager di Marc: «Dal 2015 registriamo una costante crescita del 10% all’anno sia in termini di fatturato sia di clientela acquisita, mentre nell’ultimo biennio abbiamo raddoppiato i posti di lavoro con l’apertura della sede di Bergamo. Uno sviluppo che sarà sempre guidato dai valori dell’economia circolare. Ad oggi – sottolinea Aceti – riutilizziamo al 100% gli scarti e il 35% del campionario è realizzato con materiale riciclato. L’efficientamento di tutte le attività, come un parco macchine per l’80% di ultimissima generazione, ci ha assicurato autonomia energetica, per l’80% generata dal nostro impianto fotovoltaico e per il 20% acquistata da fonti rinnovabili». Aceti è consapevole che per dare forza alla svolta green occorre coordinarsi con altre aziende: «Stiamo lavorando con Confindustria Bergamo alla realizzazione di progetti di networking che, sfruttando logiche collaborative anche con aziende appartenenti ad altre filiere, ci consentano di ridurre gli sprechi e valorizzare al massimo il riuso». In vista della scadenza del 1° gennaio 2022, Marc si sta muovendo in diverse direzioni, a partire dal processo per acquisire lo standard STeP, la nuova certificazione Oeko-Tex per la sostenibilità del comparto tessile, grazie alla quale sarà possibile verificare, controllare e implementare la gestione aziendale a 360°. «Gli ambiti monitorati sono molteplici, come le procedure produttive, la salute e la sicurezza dei lavoratori in accordo con aspetti etico-sociali, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, soprattutto risparmio energetico e riciclo dei rifiuti – precisa Aceti–. L’iter che ci sta portando all’acquisizione dello STeP ci ha spinto sin dal 2020 a impostare una gestione specifica dei rifiuti tessili attraverso il Mud (modello unico di dichiarazione ambientale) e ci sentiamo quindi pronti per la scadenza del 2022».

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Ma i clienti delle aziende e di Marc in particolare sono altrettanto pronte? «Soprattutto nel nord Europa la nostra clientela dimostra una forte sensibilità in termini di cultura green ed economia circolare – conclude il general manager dell’azienda bergamasca – tanto da applicare criteri molto stringenti nella selezione dei propri fornitori, come la presenza di certificazioni e riconoscimenti che ne attestino il valore. Questa evoluzione della cultura aziendale in Italia è invece ancora in fase di maturazione».

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