Già ora gli stipendi sono più alti per i docenti che lavorano in Alto Adige
L’effetto della contrattazione collettiva provinciale che, però, prevede anche maggiori prestazioni. Un insegnante può guadagnare fino a 2.800 euro in più
di Redazione Scuola
2' di lettura
Già adesso gli insegnati in Provincia di Bolzano recepiscono stipendi più alti, rispetto ai loro colleghi nel resto dell'Italia, a causa di una contrattazione collettiva provinciale, che però prevede anche maggiori prestazioni. Il tema è tornato d'attualità con la recente proposta del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Pur essendo statali, gli insegnanti in Alto Adige hanno stipendi più alti rispetto alle altre regioni italiane. La Provincia di Bolzano integra infatti i loro stipendi a fronte di 2 ore settimanali di insegnamento e 220 ore funzionali in più con una indennità provinciale. Questo è quanto viene stabilito dalla norma di attuazione (Dpr 89 del 1983) che permette alla Provincia di adottare «modifiche dei programmi e degli orari di insegnamento e di esame, ivi compresa l'introduzione di nuovi insegnamenti, per le scuole di ciascun gruppo linguistico».
«Le ore funzionali - spiega il direttore della ripartizione Intendenza scolastica per la scuola italiana Tonino Tuttolomondo - sono ore in più che comprendono la formazione, attività parascolastiche, la partecipazione agli organi collegiali e via dicendo. Sono prestazioni lavorative superiori a quanto previsto dal contratto collettivo di lavoro degli insegnanti. In Provincia abbiamo una contrattazione provinciale aggiuntiva che regola queste particolarità. Per un insegnante che voglia insegnare in Alto Adige, c'è la possibilità di iscrizione nelle graduatorie a tempo determinato, per poi fare un concorso per diventare di ruolo. Se un insegnante vuole venire qui da un'altra regione, può farlo a patto che vi siano posti vacanti e quelli ci sono per diverse classi di concorso», spiega il direttore.
Concorso straordinario
«Attualmente abbiamo bandito un concorso straordinario per venire incontro ai precari. Sono 71 i posti vacanti messi a concorso per 25 classi di concorso per insegnanti che hanno prestato servizio in Alto Adige per almeno tre anni. Sono un po' stupito del fatto che si sono presentati solo 136 partecipanti, mi sarei aspettato un numero maggiore, ma si vede che il pubblico impiego non attrae più come un tempo», osserva Tuttolomondo.
Le indennità
Ma a quanto ammontano le indennità provinciali? «L'indennità che un insegnante di prima nomina ovvero con un anzianità da zero a due anni prende in Alto Adige, varia da 380 euro al mese lordi per un insegnante di scuola elementare a circa 640 euro per gli insegnanti di medie e superiori. L'indennità non viene percepita a luglio e agosto e non si ripercuote sulla tredicesima», spiega Stefano Barbacetto, il nuovo segretario generale di Cgil scuola in Alto Adige. «Per insegnanti abilitati con più di 9 anni di servizio l'indennità sale a 630 euro alle elementari fino a 970 euro lordi per gli insegnanti delle scuole medie di primo grado che così vengono equiparati agli insegnanti delle superiori che invece prendono un'indennità inferiore, ovvero 880 euro, perché hanno uno stipendio più alto nel contratto collettivo nazionale. - continua Barbacetto -. Se poi un insegnante è bilingue e ha il cosiddetto “patentino” ovvero l'esame che attesta il suo bilinguismo, può guadagnare fino a 2.800 euro in più. L'esame non è obbligatorio ai fini dell'insegnamento, tranne per l'insegnamento di seconda lingua», conclude il segretario della Cgil scuola.
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