Crisi della democrazia

Gian Maria Tosatti: dopo l’opera a Istanbul l’arresto in Russia

Mentre è ancora in corso a Tarlabasi l’opera de “Il mio cuore è vuoto come uno specchio”, ciclo che compone il romanzo visivo sulla fine dell’occidente, l’artista è stato fermato a Ivangord dove era al lavoro alla tappa del 2022

di Francesca Guerisoli

Gian Maria Tosatti, Kalbim Ayna Gibi Boş – İstanbul Bölümü (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Istanbul), 2021, installazione ambientale, site specific. Realizzata da The Blank Contemporary Art (Bergamo) e Depo (Istanbul), in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura a Istanbul, grazie al sostegno dell'Italian Council (7a Edizione, 2019).

4' di lettura

Lo stop imposto dalla pandemia non ha fermato l’attività internazionale di Gian Maria Tosatti (Galleria Lia Rumma, fotografie: 3.500 – 20.000; disegni: 3.500 – 10.000; opere su tela/mixed media: 10.000 – 30.000; installazioni: 7.000 – 45.000), che negli ultimi mesi ha portato avanti tre lavori del ciclo «Il mio cuore è vuoto come uno specchio» tra Ucraina, Turchia e Russia.

L’ambizioso progetto nomade sul tema del declino delle democrazie e la conseguente scomparsa della civiltà occidentale, a cui l’artista lavora a partire dal 2018 e che ha opere programmate fino al 2025, ha già visto realizzare le tappe di Catania, Riga, Cape Town e Odessa.

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Gian Maria Tosatti, Il mio cuore è vuoto come uno specchio - Episodio di Catania, 2018, stampa fotografica su dbond, 150x100cm. Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli.

«L’Episodio di Istanbul», inaugurato il 24 maggio, è attualmente in corso fino al 25 giugno. Come per ogni suo lavoro, Tosatti effettua ricerche approfondite, si cala nei territori, tra gli abitanti, con l’intenzione di captarne l’essenza per tracciarne un ritratto, operando di volta in volta in un intero edificio o in aree urbane.

Gian Maria Tosatti, Kalbim Ayna Gibi Boş – İstanbul Bölümü (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Istanbul), 2021, installazione ambientale, site specific. Realizzata da The Blank Contemporary Art (Bergamo) e Depo (Istanbul), in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura a Istanbul, grazie al sostegno dell'Italian Council (7a Edizione, 2019).

Finanziamento Italian Council e partner

Un sostegno significativo al progetto proviene dall’Italian Council, che in questo caso riguarda l’ambito della promozione. Gli episodi di Odessa e Istanbul formano, infatti, il “Dittico del Trauma”, presentato da The Blank Contemporary Art di Bergamo alla Settima Edizione dell’Italian Council, che ha ottenuto un finanziato per 102.554 € a fronte di un costo complessivo di 166.163 €. «L’Episodio di Istanbul» è stato organizzato insieme al partner locale Depo - Anadolu Kültür , un’associazione di produzione e promozione artistica, e in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura a Istanbul.

Gian Maria Tosatti, Kalbim Ayna Gibi Boş – İstanbul Bölümü (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Istanbul), 2021, installazione ambientale, site specific. Realizzata da The Blank Contemporary Art (Bergamo) e Depo (Istanbul), in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura a Istanbul, grazie al sostegno dell'Italian Council (7a Edizione, 2019).

Tarlabasi: da quartiere popolare a sede di lusso

Realizzata all’interno di una palazzina liberty sita nel quartiere curdo Tarlabasi, l’opera di Tosatti ha tutte le carte per incarnare il simbolo della resistenza poetica all’avanzare della speculazione edilizia che investe la città. L’operazione immobiliare in corso sta portando alla cancellazione di un quartiere vitale per lasciare spazio a nuovi edifici pregevoli ma estranei al contesto e dai costi troppo elevati per la popolazione locale, che ancora non si è risollevata dalla crisi causata dall’instabilità nella quale è crollato il paese nel 2016. Tosatti, nell’arco di sei anni, si è addentrato nelle maglie del quartiere; un’area popolare, povera, sconsigliata ai turisti, non priva di problematiche di tipo sociale, densa di vita trascorsa all’aperto. È comune vedere bambini di ogni età giocare in strada, esposizioni di scarpe usate in vendita sul marciapiede, colonie feline tra i depositi di bottiglie d’acqua. Un luogo caldo da cui emerge un equilibrio delicato tra gli innumerevoli edifici precari, abbandonati da anni e nella maggior parte dei casi in attesa di essere demoliti. Tra questi, l’edificio liberty che ospita l’intervento di Tosatti, in passato sede di diverse sartorie, poi dismesso e divenuto proprietà di un albergatore locale.

Gian Maria Tosatti, Kalbim Ayna Gibi Boş – İstanbul Bölümü (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Istanbul), 2021, installazione ambientale, site specific. Realizzata da The Blank Contemporary Art (Bergamo) e Depo (Istanbul), in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura a Istanbul, grazie al sostegno dell'Italian Council (7a Edizione, 2019).

L’installazione

Dal giorno dell’inaugurazione, l’installazione sta registrando il tutto esaurito. Come spesso accade per la fruizione dei lavori dell’artista, l’accesso è consentito ad una persona alla volta. La risposta del territorio è fondamentale per un’opera come questa: Tosatti, con un linguaggio estremamente poetico, è riuscito a parlare con grande poesia di un tema politico forte e i visitatori che escono dall’edificio appaiono visibilmente scossi. All’interno del palazzo, ci si trova immersi in ambienti vissuti, consumati dal tempo e segnati dalla mancanza di manutenzione, congelati in un’attesa di un futuro che è già chiaro nel presente.

Gian Maria Tosatti, Kalbim Ayna Gibi Boş – İstanbul Bölümü (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Istanbul), 2021, installazione ambientale, site specific. Realizzata da The Blank Contemporary Art (Bergamo) e Depo (Istanbul), in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura a Istanbul, grazie al sostegno dell'Italian Council (7a Edizione, 2019).

L’artista ha svuotato ogni stanza e l’ha ricomposta con pochi, essenziali, arredi tratti da altri contesti: lampadari in vetro, divani, calici in vetro, un tavolo con sedie su cui è adagiata una performer dai tratti adolescenziali che, noncurante dell’arrivo del visitatore, è assorta in un torpore che infonde a tutto l’edificio. Poi, compie un'azione semplice ma estremamente significativa: si alza in piedi e avvia il grammofono, direzionato verso una finestra aperta, che suona una melodia dolce che si diffonde nel quartiere. La ragazza, sorda, diviene artefice di un messaggio di bellezza in mezzo al caos di Tarlabasi, invaso da ruspe e martelli pneumatici. Nell’equilibrio tra elementi opposti che emerge dalla trama degli elementi sapientemente accostati dall’artista non mancano libri aperti, che il visitatore può toccare, e all’ultimo piano una distesa di particelle bianche che evoca un manto nevoso, a suggerire visivamente silenzio e grazia. Delle installazioni del ciclo «Il mio cuore è vuoto come uno specchio» non resterà nulla, se non tracce, come fotografie, di cui ne sono state vendute alcune di grande formato relative al progetto di Catania e una è attualmente esposta in una collettiva al Museo d’arte contemporanea dell’Università di San Paolo in Brasile.

Gian Maria Tosatti, Моє серце порожнє, як дзеркало - Одеський епізод (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Odessa), 2021, stampa fotografica su dbond, 245x150cm. Courtesy Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli.

L’arresto in Russia

Il lavoro di Tosatti non è certo pacificante né affermativo. Nei giorni scorsi l’artista si trovava nella città di Ivangord, in Russia, dove stava raccogliendo informazioni sul tema della frontiera per la prossima tappa del ciclo, che verrà inaugurata nel 2022 e consisterà in un progetto transnazionale tra Unione Europea e Federazione Russa e vedrà come strutture produttrici il Festival Access Point e la estone Vaba Lava.

Gian Maria Tosatti, Моє серце порожнє, як дзеркало - Одеський епізод (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Odessa), 2021, installazione ambientale, site specific. Realizzata da The Blank Contemporary (Bergamo) e Izolyatsia Platform for Cultural Initiatives (Kiev), grazie al sostegno dell'Italian Council (2019).

La preparazione del progetto prevedeva una fase di workshop con giovani artisti russi con performance da realizzare nella città, ma dopo alcuni giorni Tosatti è stato arrestato e interrogato dall’FSB (Servizio di sicurezza federale), che gli ha contestato la validità del documento che formalmente gli permetteva di poter stare in quell’area, interdetta a persone non residenti o non autorizzate.

Gian Maria Tosatti, Моє серце порожнє, як дзеркало - Одеський епізод (Il mio cuore è vuoto come uno specchio – Episodio di Odessa), 2021, installazione ambientale, site specific. Realizzata da The Blank Contemporary (Bergamo) e Izolyatsia Platform for Cultural Initiatives (Kiev), grazie al sostegno dell'Italian Council (2019).

La performance, sviluppata come un’unica grande azione in tutta la città, è avvenuta venerdì 11 giugno: “Sono stato scortato fuori dall’area proibita e quindi ho dovuto terminare il lavoro con gli artisti via Zoom. Abbiamo fatto in Russia la stessa cosa fatta in Turchia: abbiamo posto problemi seri, politici, attraverso la poesia” spiega Tosatti.

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