Giannini nuovo capo della Polizia: super poliziotto antiterrorismo con la Roma nel cuore
Il Consiglio dei ministri, su proposta del responsabile dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha nominato Lamberto Giannini nuovo capo della Polizia
di Marco Ludovico
2' di lettura
Romano, 57 anni, tutta una vita passata tra le manifestazioni di piazza e la caccia ai terroristi di ogni genere. Lamberto Giannini, prefetto, capo della segreteria del dipartimento di Pubblica sicurezza, dopo aver trascorso decenni di lavoro insieme raccoglie il testimone di Franco Gabrielli, da lunedì scorso autorità delegata ai servizi di informazione e sicurezza. Il governo presieduto da Mario Draghi, su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha nominato Giannini nuovo capo della Polizia. Nonchè - così recita la dicitura ufficiale e non è un dettaglio - “direttore generale della Pubblica sicurezza”.
Poliziotto “buono”
Giannini è l’esatto contrario dello sbirro guascone. Un romano de core: sorriso immancabile, con chiunque disponibile, ascoltatore attento. Rapporti eccellenti con l’intelligence, le altre forze di polizia e tutti i riferimenti nelle istituzioni. Frequenta tuttora gli agenti conosciuti quando era alla Digos di Roma. Da allora ha inanellato, con Gabrielli e non, successi investigativi indimenticabili. E’ la garanzia dei questori della capitale durante le manifestazioni di piazza. Arresta i terroristi rossi responsabili degli omicidi D’Antona e Biagi. Cattura a Roma nel 2015 uno dei foreign fighters che aveva tentato di farsi esplodere nella metropolitana di Londra. Resta l’occhio vigile su ogni minaccia eversiva.
La fucina del 74mo corso
Classe di ferro 1964, nel corso frequentato all’ingresso nella Polizia di Stato Giannini può vantare compagni di rango. Molti hanno preso altre strade, il livello è assoluto. Riccardo Chieppa, presidente di sezione del Consiglio di Stato e segretario generale a palazzo Chigi. Altri due consiglieri di Stato, Ermanno Di Francisco e Francesco Caringella (quest’ultimo anche magistrato ordinario). Clementina Forleo, gip al tribunale di Roma. E poi Enzo Letizia, segretario nazionale associazione funzionari; Eufemia Esposito, dirigente al dipartimento Ps; Stefano Filucchi, ex dirigente di polizia, manager nominato vicepresidente di Difesa Servizi Spa dal ministro Lorenzo Guerini. Ci sono anche i colleghi ora nell’intelligence. Ma è vietato fare i nomi.
Marito, papà e cuore giallorosso
Sposato con una collega dirigente della Polizia di Stato, due bimbi piccoli accompagnati a scuola ogni mattina, Giannini adora la famiglia. È di certo una buona forchetta. Ma ha soltanto un altro grande amore: la Roma. Seguita prima attorno allo stadio, tante volte, in servizio di ordine pubblico. Poi sugli spalti dell’Olimpico: un tifoso sfegatato. La simbiosi con Gabrielli si frantuma - poi si ricompone - solo e proprio per il calcio visto il tifo dell’ex capo della Polizia per l’odiatissima, dai romanisti, Juventus. Così sconfinata è la passione per i giallorossi che a una domanda del cronista “Lei preferisce Falcao o Totti?” Giannini non ha voluto rispondere. Ma per forza: Totti e Falcao, due fuoriclasse da sogno. Per il neocapo della Polizia non c’è preferenza.
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