Rider e oltre

Gig economy, Commissione approva nuovo pacchetto di misure sui lavoratori delle piattaforme

Il testo sarà presentato il 9 dicembre. La Commissione stila nuovi criteri per inquadrare i rapporti con fattorini e altri freelance: toccherà alle aziende dimostrare che il lavoratore è “autonomo”

Lavoro, come è cambiato nel dopo Covid

1' di lettura

Il collegio dei commissari ha approvato «il pacchetto di misure per migliorare le condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali», inclusi i cosiddetti rider delle consegne di cibo a domicilio. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis a seguito del collegio. Le misure saranno presentate il 9 dicembre.

I nuovi criteri per inquadrare i rapporti

Nella sua iniziativa, che sarà presentata dallo stesso vice presidente Ue Dombrovskis e dal commissario europeo per il Lavoro, Nicolas Schmit, Bruxelles prevede una serie di criteri per determinare se una piattaforma possa essere equiparata a un datore di lavoro e stabilire il corretto statuto dei lavoratori, dando la possibilità a quelli non inquadrati correttamente di essere riconosciuti come dipendenti. E di godere di tutti i benefici e diritti che derivano da tale riclassificazione, dal salario minimo ove previsto alle ferie retribuite, dall’indennità di malattia alla pensione. Tra i criteri, come già anticipato nei giorni scorsi, c’è la definizione del livello di retribuzione e dell’orario di lavoro.

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Alle aziende l’onere di dimostrare che il lavoratore è autonomo

In caso di controversia, sarà il datore a dover dimostrare in tribunale che si tratta di lavoro autonomo. Le nuove norme potrebbero avere un impatto per diversi milioni di lavoratori, fino a circa 4,1 milioni, sui 5,5 milioni che, secondo le stime Ue, potrebbero essere attualmente classificati come autonomi in modo erroneo. La proposta includerà anche una sezione sull’uso dell’intelligenza artificiale e degli algoritmi per valutare e programmare il lavoro svolto, fornendo ai lavoratori possibili modi per contestare le decisioni determinate in modo automatizzato. Bruxelles punta anche a imporre obblighi di trasparenza alle piattaforme nei confronti delle autorità nazionali.

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