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Giglio.com, vendite a +41% nei nove mesi. A Palermo nuovo store e shooting lab

L’e-tailer cresce grazie ai mercati internazionali e a un’offerta di prodotti sempre più di lusso. E non smette di fare investimenti fisici sul territorio come il polo per i servizi fotografici da 5mila metri e la nuova boutique uomo-donna

di Marta Casadei

Il legame con Palermo rimane fondamentale anche gli occhi dell’audience internazionale

3' di lettura

L’internazionalizzazione, unita a un posizionamento sempre più alto, premia Giglio.com, società attiva nella vendita di prodotti di lusso multimarca che dallo scorso anno è quotata su Euronext Growth Milan.

Il retailer, che ha le proprie fondamenta nelle boutique di lusso aperte a Palermo da Michele Giglio, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi a 33,5 milioni di euro, in crescita del 39% sullo stesso periodo dell’anno scorso, e Gmv (il valore lordo delle vendite) pari a 37,5 milioni di euro, +41% sul periodo gennaio-settembre 2021.Due terzi del Gmv del terzo trimestre sono realizzati all’estero: «Non abbiamo subito l’impatto diretto della guerra, visto che Russia e Ucraina hanno una quota sotto l’1% delle vendite, e sebbene l’Est europa stia soffrendo e la Brexit si sia rivelata disastrosa, stiamo registrando performance particolarmente positive nei mercati extra europei che assorbono il 50% dei ricavi», spiega Giuseppe Giglio, presidente e amministratore delegato. Nel dettaglio, nel terzo trimestre si sono verificate crescite record in Medio Oriente (+83%), Nord America (+58%) e Asia-Pacifico (+41%) con la Cina arrivata +110 per cento.

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Dalle boutique di famiglia alla piattaforma

L’espansione internazionale che sta facendo da driver alle vendite di Giglio.com è frutto di un lavoro complesso ma anche di quello che Giuseppe Giglio definisce «un cambio di mindset: abbiamo fatto la scelta di non essere più una famiglia con dei negozi e un sito online, ma di prendere una strada precisa, quella della digitalizzazione». Un percorso che i Giglio - insieme a Giuseppe e al padre Michele in azienda lavora il fratello Federico Giglio con il ruolo di amministratore delegato - hanno voluto intraprendere da indipendenti: «Abbiamo la nostra piattaforma tecnologica e gestiamo tutto internamente. Questo ci permette non solo di seguire al meglio i nostri clienti ma di aggiornarci continuamente. Un esempio: per aprire un mercato dobbiamo avere un servizio customer care che lavori nella time zone corrispondente, ma anche un brand mix adatto, testi e funzionalità del sito in lingua».

Posizionamento sempre più alto (che piace ai clienti)

Giglio.com ha puntato su un posizionamento sempre più alto (nel Q3 il valore medio dei prodotti venduti è salito del 7 per cento sul 2021) e questa scelta è stata accolta con favore dai clienti internazionali: nel corso del terzo trimestre lo spending medio per cliente si è attestato sul +9% rispetto al periodo corrispondente del 2021. Molti dei brand sono made in Italy: «Siamo italiani, naturalmente portati verso l’alto di gamma, e vogliamo supportare i nostri prodotti nel mondo».

Gli investimenti fisici a Palermo (e non solo)

Se il digitale è il primo e principale strumento di espansione di Giglio.com, non mancano gli investimenti fisici, la maggior parte dei quali a Palermo: «Rimaniamo orgogliosamente made in Mediterraneo - dice Giglio - e aspiriamo a promuovere giovani talenti del territorio grazie agli accordi con le università». In concreto, per esempio, oggi viene inaugurata la nuova boutique uomo -donna in Piazza Francesco Crispi: 2mila metri quadri su due livelli con arredi prodotti da artigiani locali. Poi c’è il nuovo shooting lab: 5mila metri quadri in una ex area industriale in via di riqualificazione che si aggiungeranno all’headquarter già esistente e al polo logistico inaugurato un anno fa. E al centro per la preparazione e l’evasione degli ordini di Vimodrone, in provincia di Milano, aperto a marzo di quest’anno, «indispensabile per essere competitivi nelle tempistiche delle spedizioni».

La crescita, ma soprattutto la trasformazione dell’azienda in un player internazionale e appunto competitivo, è anche merito della quotazione: «Questo percorso ci ha dato ordine e la capacità di dotarci strumenti cognitivi e finanziari per far crescere l’azienda. Il bilancio è positivo».


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