Gilead vola in Borsa dopo test positivi su remdesivir
I risultati preliminari di un test effettuato su pazienti gravi affetti da coronavirus mostra «risultati incoraggianti»
di Riccardo Barlaam
3' di lettura
La società californiana di biopharma Gilead Sciences ha reso noti i risultati preliminari di un test effettuato sui pazienti affetti da Covid-19 che mostrano «risultati incoraggianti nella lotta contro il virus»: almeno il 50% dei pazienti trattati per 5 giorni con il farmaco antivirale remdesivir hanno migliorato le loro condizioni. Oltre la metà di questi sono usciti dalla terapia intensiva nelle due settimane successiva, secondo quanto comunicato dalla società.
La società californiana ha fatto sapere che un altro studio in corso presso il National Institute of Allergy and Infectious Diseases ha avuto esiti positivi, senza fornire ulteriori dettagli. Le azioni Gilead a Wall Street hanno avuto un balzo superiore al 3% nelle prime ore di contrattazioni e hanno spinto gli indici, nonostante i dati negativi sul Pil americano del primo trimestre.
I test clinici hanno riguardato 397 pazienti con casi gravi di Covid-19. Lo studio ha monitorato due gruppi di pazienti ricoverati in ospedale con Covid-19. Un gruppo ha ricevuto un trattamento breve di 5 giorni di remdesivir, mentre l'altro gruppo ha assunto il farmaco per 10 giorni. Secondo i ricercatori oltre la metà dei pazienti in entrambi i gruppi di trattamento è stata dimessa dall'ospedale entro 14 giorni. Il 64,5% dei pazienti che hanno ricevuto il ciclo di trattamento più breve sono stati dimessi, rispetto al 53,8% del gruppo che è stato trattato per 10 giorni.
«Questi dati sono incoraggianti - ha spiegato Aruna Subramanian, della Stanford University, principale ricercatrice dello studio - in quanto indicano che i pazienti che hanno ricevuto una cura più breve di remdesivir della durata di 5 giorni hanno registrato un miglioramento clinico simile a quello dei pazienti che hanno ricevuto un trattamento per 10 giorni. Anche se servono dati aggiuntivi, questi risultati ci danno un’idea chiara di come il trattamento possa essere ottimizzato» ha affermato la ricercatrice.
Se confermata la validità del trattamento medico potrebbe essere cruciale nella battaglia per sconfiggere il Covid-19 che ha infettato finora più di 3 milioni di persone nel mondo con oltre 217mila morti, secondo i dati della Johns Hopkins University aggiornati alla mattina del 29 aprile. E considerando che secondo le autorità sanitarie americane ci vorranno almeno tra i 12 e i 18 mesi per avere un vaccino contro il virus.
Sono in corso numerosi studi internazionali per testare il remdesivir e cercare di capire se il farmaco è davvero efficace nel fermare la replicazione del virus. Il remdesivir in passato è stato usato nel trattamento della Sars e della Mers. Alcuni medici negli Stati Uniti, in Cina e in altre parti del mondo hanno utilizzato remdesivir, già testato come possibile trattamento nell'epidemia di Ebola, nella speranza che il farmaco possa ridurre la durata di Covid-19 nei pazienti. Secondo alcuni virologi tuttavia il remdesivir può fornire un aiuto nel trattamento del coronavirus ma non è una cura.
Intanto, però, la Food and Drugs Administration americana è pronta ad autorizzare in emergenza l'uso del farmaco sperimentale per trattare i pazienti affetti da coronavirus.
La scorsa settimana le azioni Gilead avevano registrato un pesante calo dopo che diversi report medici, citando la bozza di un documento riservato dell'Oms pubblicato per sbaglio, avevano rivelato che il medicinale non ha migliorato le condizioni dei pazienti gravi di Covid-19 o ridotto la presenza del virus nel loro sangue nei test clinici effettuati in Cina.
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