Giocando a golf (tutto l’anno) in Maremma
Il modello innovativo e sostenibile arriva dall’Argentario Golf Resort & Spa, primo campo con certificato bio; nella tenuta di 80 ettar un hotel e sei tipologie di ville con servizi a 5 stelle , nuova meta per investitori stranieri e italiani
di Sara Magro
3' di lettura
L'estate 2020 passerà alla storia per i noti eventi che hanno causato anche un cambiamento radicale nel modo di fare le vacanze. Oggi sono richiesti ampi spazi privati e all'aperto, alta tecnologia ma un ambiente naturale e rilassante. E l'Italia, ai primi posti nelle classifiche delle mete luxury, non si è fatta trovare impreparata, con modelli all'avanguardia di alta ospitalità sostenibile e innovativa, come l'Argentario Golf Resort & Spa in Maremma, tra Porto Ercole e Porto Santo Stefano.
Dai campi abbandonati alle prime 9 buche
Il progetto è iniziato alla fine degli anni Novanta, quando l'imprenditore immobiliare Augusto Orsini ha presentato un piano di sviluppo per un'area agricola abbandonata dagli anni Sessanta affacciata sulla laguna di Orbetello. Nel 2005 è stato realizzato un campo da golf a 9 buche, nel 2006 hanno ne aggiunte altre 9 tra i boschi e l'uliveto centenario di 6mila piante. Con la collaborazione di Gianpiero Sammuri, presidente del Parco nazionale dell'Uccellina e di Federparchi, hanno creato dei corridoi per la fauna, specialmente daini e lepri, e hanno piantato oltre 400mila cespugli e 3500 alberi che sembrano lì da sempre come le querce secolari. Per il prato hanno scelto la Bermudagrass, ovvero la gramigna che, essendo l'essenza dominante, non ha bisogno di essere aiutata né difesa da altri infestanti.
Primo campo da golf con certificato bio
Così è nato il primo golf dell'Argentario e il primo campo biologico d'Italia (certificato Bioagricert), in anticipo di 15 anni rispetto alla normativa attuale. Nel 2008 è stato costruito l'hotel, un cinque stelle di design adagiato sul terreno digradante con tetti giardino per minimizzare l'impatto paesaggistico. Al centro, boutique, bar, ristorante gastronomico (Dama Dama), terrazza di 1000 mq. Sotto, la piscina coperta, e una spa di 2700 mq con cabine, palestra e studi di medici naturopati. Ai lati, le stanze con terrazze e interni disegnati da un team di architetti sotto i 30 anni.
La sostenibilità è un valore fondante del progetto, spiega Orsini. Raccolgono 170 mila m3 d'acqua piovana per l'irrigazione, usano i pannelli solari per l'acqua calda e il prossimo obiettivo è arrivare a emissioni zero di CO2 con caldaie a cippato di ultima generazione, che alimentano con legna di potatura e pulizia dei boschi. Il sogno è arrivare all'autosufficienza energetica totale, quando introdurranno il fotovoltaico.
High tech, sostenibilità e redditività
L'aspetto più innovativo del resort è però lo sviluppo immobiliare, uno dei primi esempi italiani che coniuga alta tecnologia e sostenibilità. Negli 80 ettari di tenuta, si possono costruire su richiesta, sei tipologie di ville, da 170 a 600 mq, classe energetica A+++, climatizzazione a pavimento, domotica. Le prime sei sono state vendute, altre saranno costruite, con consegna in 12 mesi al massimo, quando vengono acquistate. Finora, i proprietari sono stranieri - russi, inglesi, svizzeri - che vogliono trascorrere qualche mese all'anno in un ambiente sano e sportivo, delegando al resort manutenzione e gestione. «Il concetto di abitare con i servizi di un cinque stelle è un traguardo importante per la gestione delle seconde case. Quando non si usano, si possono affittare, ad alta redditività: da 2000 a 4500 € euro a notte, per più di 100 notti», quantifica Orsini.
In Maremma tutto l’anno è tempo di golf
«Quest'estate il 90% delle prenotazioni arrivava dagli italiani, che hanno scoperto i vantaggi della vacanza in villa: pensiamo a tutto noi, pulizie, lavanderia, affitto barca». Fuori stagione, le richieste arrivano soprattutto dalla Svizzera e dalla Scandinavia, dove ci sono 6 milioni di golfisti. Scelgono la Maremma perché si può giocare tutto l'anno, ed è ben collegata alle più importanti capitali europee: l'aeroporto di Fiumicino è a un'ora e mezza, il nuovo Frecciarossa Roma-Viareggio ferma a Orbetello, l'elipad privato. E nei dintorni ci sono città d'arte (Siena, Pisa, Firenze) e borghi medievali da visitare.
Anche all'interno del resort, logistica è un punto di forza. «Tutto è funzionale e vicino: il golf (unica sede europea di PGA Academy), i campi da tennis, la spa, l'orto biologico. «Per me, oggi il lusso è poter stare nella natura, giocare su un campo biocompatibile, andare a raccogliere i tuoi pomodori, la tua frutta e fare il tuo olio».«Con questo modello – conclude Orsini - l'Italia potrebbe dare una forte impronta sostenibile al turismo, sviluppando occupazione in tutti i settori, dal trasporto all'ospitalità, dalla ristorazione al commercio. Non nego che mi piacerebbe replicarlo altrove». Sul dove non ha dubbi: «Sempre in Maremma, per la sua posizione e le sue straordinarie potenzialità».
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