ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùGiugno 2026 a Taranto

Giochi del Mediterraneo, per Fitto e Abodi impianti a rischio per i ritardi. Il comitato: pronti a chiarire

I due esponenti di Governo: non ci sono elementi sufficienti per aggiornare il Dpcm che dovrà sbloccare le risorse. Deliberati un anno fa 150 milioni

di Domenico Palmiotti

(LAPRESSE)

5' di lettura

Nubi sull’allestimento dei nuovi impianti sportivi destinati ad ospitare a Taranto, a giugno 2026, la ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo con alcuni eventi in programma anche a Brindisi e Lecce. Con una lettera al comitato organizzatore, i ministri agli Affari europei, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, e allo Sport, Andrea Abodi, hanno scritto che “il ritardo accumulato nell’attività di programmazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026 a Taranto desta preoccupazione”.

Per i ministri, “allo stato attuale” e “sulla base delle criticità rilevate”, non vi sono “elementi sufficienti per l’aggiornamento dello schema di Dpcm recante l’identificazione delle opere da realizzare, la cui mancanza rischia di compromettere il tempestivo avvio degli interventi in tempi utili per lo svolgimento dei Giochi”. Dovrà infatti essere un Dpcm ad assegnare le risorse deliberate un anno fa dallo Stato, pari a 150 milioni.

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I punti critici evidenziati dai ministri

A tutt’oggi, per Fitto e Abodi, non si può “determinare correttamente il costo complessivo degli investimenti pubblici e, conseguentemente, la dimensione economica dell’evento”, né è chiaro se “le ingenti risorse ancora da finanziare possano trovare parziale copertura nei fondi regionali”. Per i ministri, inoltre, “la documentazione trasmessa contiene una stima dell’impatto dell’inflazione sui costi” ma “non vi sono elementi utili a chiarire la metodologia utilizzata per l’elaborazione della stima, e dunque non risulta possibile comprendere la ragione delle differenze che sussistono circa l’impatto stimato dell’inflazione sul costo inizialmente previsto per ciascun intervento”. C’è poi, dicono Fitto e Abodi, “una revisione dei costi ulteriore rispetto a quella legata all’inflazione” ma non si fornisce “alcun elemento in ordine alla ragione per la quale si addivenga ad un aggiornamento sostanziale delle previsioni di finanziamento”. A ciò si aggiunga che “la nuova versione del Masterplan prevede, in aggiunta rispetto alle stime precedenti, 10 milioni di euro di spese correnti per allestimenti temporanei di impianti sportivi che sono stati inseriti nell’ambito del progetto senza fornire indicazioni in merito alle valutazioni che hanno condotto a questa scelta”.

Il comitato: Governo può indirizzare le decisioni

Il comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo (ne fanno parte Comune e Provincia di Taranto, Regione Puglia, Coni e Governo) ha intanto risposto alle osservazioni di Fitto e Abodi e chiesto “un incontro urgente” per fornire ulteriori spiegazioni e precisazioni. “Si ritiene molto più proficua e rapida - si afferma - un’interlocuzione diretta e sollecita. Il comitato organizzatore rappresenta la città di Taranto, l’intera provincia, la Regione Puglia, il comitato olimpico, ma anche il Governo ne fa parte integrante” e quindi “all’interno del comitato, potrà indirizzare anche le importanti decisioni da assumere per rappresentare al meglio l’Italia e valorizzare il proprio ruolo nel Mediterraneo”.

“Sul presupposto di avere al più presto la disponibilità economica da parte del Governo, gli interventi previsti nell’elenco inviato ai ministri sono realizzabili in tempo utile per i Giochi, considerando che si tratta, per la gran parte, di interventi di adeguamento di impianti esistenti”. Intanto, “a causa dell’incremento di spesa dovuto all’inflazione, è stato ritenuto indispensabile eliminare alcuni impianti previsti inizialmente nel masterplan in modo da restare all’intero dei 296 milioni previsti inizialmente ancorché non del tutto coperti finanziariamente”.

Sindaco Taranto: lavoriamo su masterplan più asciutto

“Sono certo che il Governo farà di tutto per non perdere altro tempo prezioso - dichiara il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci -. Farà le proprie valutazioni in buona fede” e “non metterà a repentaglio anche gli investimenti privati che si stanno attraendo in vista della importante manifestazione internazionale come nel caso del nuovo stadio di calcio”. Per il sindaco di Taranto, “serve limare le posizioni e tornare a lavorare rapidamente su di un masterplan più asciutto”.

Risorse e numeri in gioco

I Giochi sono stati assegnati ufficialmente a Taranto a fine agosto 2019. Quasi un anno dopo, a giugno 2020, è stato costituito il comitato organizzatore ma perché, nei mesi precedenti, l’emergenza Covid aveva bloccato tutto. A marzo 2022 sono stati deliberati, con un emendamento al decreto legge Sostegni Ter, i primi 150 milioni a fronte di un fabbisogno complessivo individuato in 296 milioni, di cui 200 a carico dello Stato, 50 della Regione Puglia, 38 dei Comuni interessati e 8 per gli impianti privati. A ciò si aggiunga che nella legge di bilancio 2020 sono stati previsti i primi 4,5 milioni in tre anni, dal 2021 al 2023, per le spese organizzative, mentre la Regione Puglia ha stanziato, con la spesa corrente 2019-2022, 1,5 milioni per il piano strategico, il dossier di candidatura e l’avvio delle progettazioni più rilevanti tra cui la piscina olimpionica e il centro nautico. Inoltre, nell’ultimo bilancio, la Regione ha stanziato ulteriori 1,5 milioni per le attività organizzative e promozionali per gli anni 2023, 2024 e 2025 e intende destinare a Taranto 70 milioni dei fondi FSC.

Sul piano delle progettazioni dei nuovi impianti, nei giorni scorsi si è chiusa positivamente la prima conferenza dei servizi per il nuovo stadio da 16.500 posti, un project financing da 46 milioni di euro, mentre una commissione tecnica ha scelto sulle 37 proposte pervenute, molte delle quali dall’estero, le 5 candidate alla selezione finale per la nuova piscina olimpionica con due vasche (una coperta, l’altra esterna) da 50 metri ciascuna. Complessivamente gli interventi sono 32. Per i Giochi attesi 4mila atleti dai 26 Paesi dell’area mediterranea. Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, i Giochi e le Olimpiadi Milano-Cortina sono due manifestazioni importanti per l’Italia.

Emiliano: Puglia pronta a collaborare con Governo

«La Regione Puglia è pronta a collaborare con il Governo nel momento in cui il Governo metterà a disposizione i fondi FSC: almeno 50 milioni di euro saranno messi a disposizione dei Giochi del Mediterraneo. Fondi che il Governo deve solo girare alla Puglia e noi li metteremo a disposizione dei Giochi per gli impianti sportivi. Poi i Comuni interessati, secondo il masterplan del Comitato organizzatore, devono avere l’autorizzazione alla spesa dei 150 milioni di euro già stanziati con legge nel 2022». Così si è espresso sull'evento il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell'assemblea del 13 marzo di Confindustria a Brindisi col presidente Carlo Bonomi. «Abbiamo dovuto assistere al cambio di diversi esecutivi in questi anni - ha detto il presidente Emiliano -. Mi auguro che questo Governo non sia così perplesso sui Giochi del Mediterraneo e che ci creda». Per Emiliano, «siamo interessatissimi ad andare avanti. Il Governo ci dirà come e quando, purché ci sblocchi i fondi. I progetti e le schede di progetto sono nelle mani del Governo da molto tempo. Sarebbe il colmo se fossero considerati troppo costosi: stiamo spendendo miliardi di euro per le Olimpiadi del Lombardo-Veneto, qualche centinaio di milioni per i Giochi del Mediterraneo di Taranto li meritiamo o non li meritiamo? Penso di sì». «Più che ridimensionare - ha sostenuto Emiliano - il Governo accolga le nostre richieste».

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