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Consulenti del lavoro, accordo con Cng per supportare le nuove generazioni

Il protocollo tra avrà durata annuale e coinvolgerà anche l’Associazione nazionale giovani consulenti del lavoro

di N.T.

(Westend61-RF / AGF)

I punti chiave

  • Protocollo d’intesa da sviluppare lungo quattro direttrici principali
  • Raccolta di spunti e suggestioni da promuovere presso le Istituzioni
  • Formare lavoratori più preparati ad affrontare le transizioni in atto nella società

2' di lettura

Formazione, orientamento, inserimento al lavoro e supporto alle nuove generazioni. Sono, queste, le quattro direttrici attorno a cui si svilupperà l'accordo annuale stipulato ieri tra il Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro (Cno) e il Consiglio nazionale dei giovani (Cng), l'organo consultivo istituito dalla legge 45/2018 a cui è demandata la rappresentanza dei giovani nel dialogo con le Istituzioni per ogni confronto sulle politiche riguardanti il mondo giovanile.
Tra gli impegni assunti dalle parti nel protocollo anche quello di avviare un dialogo costruttivo tra il Cng e i membri dell'Associazione nazionale giovani consulenti del lavoro (Angcdl), l'ente che promuove la figura professionale, intellettuale e sociale dei professionisti più giovani, favorendone l'inserimento lavorativo.
Previste anche una serie di iniziative coordinate per migliorare l'accesso dei ragazzi al mercato occupazionale ed eventi di formazione e orientamento al lavoro, come quelli inerenti al progetto “Lavoriamo per la legalità” e il videogioco “Genl”, con cui la categoria professionale sensibilizza i lavoratori di domani sul tema del lavoro etico attraverso momenti d'incontro e confronto nei Saloni dello studente di tutta Italia. Il Cng, da parte sua, si impegna a supportare le iniziative dei giovani consulenti che abbiano impatti positivi sulle nuove generazioni in tema di orientamento e lavoro, nonché a raccogliere spunti e suggestioni da promuovere presso le Istituzioni, agevolandone la discussione.
Secondo il presidente del Cno, Rosario De Luca, «I ragazzi spesso arrivano nel mondo del lavoro impreparati, complice la scarsa formazione scolastica che ricevono, per esempio, sulle materie Stem e sui profili di cui le aziende hanno bisogno. Il protocollo nasce dalla voglia dei consulenti del lavoro di contribuire a colmare queste lacune, con l'auspicio di avere in futuro lavoratori più consapevoli e preparati ad affrontare le transizioni in atto nella nostra società. Solo con il lavoro di squadra – e l'azione combinata di pubblico e privato – si può fare davvero la differenza». Soddisfazione per l'accordo è stata espressa da Maria Cristina Pisani, presidente del Cng: «il protocollo – ha detto - rappresenta un passo significativo per affrontare insieme le sfide del mercato del lavoro e orientare le giovani generazioni verso l'acquisizione di nuove competenze. Un percorso che vogliamo avviare a beneficio di tutti i giovani del nostro Paese, obbligati a fare i conti con un mondo in rapida evoluzione, dove le esigenze di imprese e pubblica amministrazione cambiano in continuazione».

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