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Giorgetti: banche italiane solide, pronti a intervenire in caso di contagio

«L’infezione può dilagare» ma «i problemi che hanno avuto a esempio in Svizzera con Credit Suisse riguardano delle fattispecie che non sono tipiche delle banche italiane. Al momento non abbiamo segnali di preoccupazione»

«L’infezione può dilagare» ma «i problemi che hanno avuto a esempio in Svizzera con Credit Suisse riguardano delle fattispecie che non sono tipiche delle banche italiane. Al momento non abbiamo segnali di preoccupazione»

Credit Suisse, Giorgetti: "In Italia impatto insignificante"

1' di lettura

«Il governo monitora, controlla ma devo dire che il sistema bancario italiano appare solido, i problemi stanno altrove». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine del giuramento degli allievi della Gdf, interpellato sulla crisi che attraversano le banche in Europa e negli Usa. «Naturalmente non trascuriamo il fatto che in un mercato globale come quello finanziario l’infezione può dilagare, quindi quello che fa il governo con le autorità di vigilanza è stare in continuo contatto e dare quello che è giusto dare come governo, cioè un segnale di fiducia e sicurezza ai risparmiatori», ha concluso.

Al momento nessun segnale preoccupante

«Il governo - ha aggiunto - è sempre pronto per i provvedimenti, siamo inseriti in un sistema come quello europeo che ha delle regole e un sistema di controlli ma ribadisco che fino a questo momento per quanto riguarda il sistema bancario non abbiamo segnali di preoccupazione». Giorgetti ha ammesso che sui mercati «l’infezione può dilagare» ma «i problemi che hanno avuto a esempio in Svizzera con Credit Suisse riguardano delle fattispecie che non sono tipiche delle banche italiane. Per questo motivo – ha concluso – al momento non abbiamo segnali di preoccupazione»

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