Giorgetti: a breve un nuovo taglio del cuneo per i redditi medio-bassi. Upb: nel Def molte coperture difficili da reperire
Il ministro dell’Economia: per qualcuno la riduzione potrebbe essere di due punti, lo sforzo nel 2023 sarà significativo
I punti chiave
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Un nuovo taglio del cuneo «tra qualche giorno, se il Parlamento avrà il buon cuore di approvarci la risoluzione che ci consente di farlo. Tutte le risorse che vengono a disposizione sono destinate ai lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. Lo abbiamo fatto in legge di bilancio, lo faremo adesso, credo entro aprile ad inizio di maggio e se ci saranno altre disponibilità lo faremo anche in futuro». Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. A chi gli chiedeva se sarà di un punto aggiuntivo, ha risposto: «Perché un punto? Vedremo, calcoliamo bene, magari anche due per qualcuno».
Upb: molte coperture appaiono difficili da reperire
Intanto la presidente dell’Upb Lilia Cavallari in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def sottolinea che «nell’insieme sembrerebbero necessarie cospicue risorse di copertura che appaiono difficili da reperire, dopo il periodo di risanamento del recente passato, mantenendo i livelli attuali di prestazione dei servizi e politiche sociali». Cavallari ha indicato, tra l’altro, che sui rinnovi contrattuali è «forte il rischio di aumenti significativi» e che provvedimenti come quello sulle pensioni «potrebbero richiedere risorse aggiuntive, di cui va individuata adeguata copertura finanziaria».
Bankitalia: da sgravi contributi beneficio 200 euro
Banca d’Italia ha stimato che la «riduzione temporanea dei contributi sociali a carico dei lavoratori con redditi medio-bassi introdotta dall'ultima legge di bilancio», ha spiegato nell’audizione sul Def Sergio Nicoletti Altimari, capo Dipartimento di via Nazional, «sotto le ipotesi di invarianza delle soglie di applicazione già in vigore e di avvio dei nuovi sgravi dal prossimo maggio» porterebbe ad un aumento del reddito disponibile di poco inferiore ai 200 euro nell'anno in media».
Giorgetti: il taglio nel 2023 sarà significativo
Parlando del taglio del cuneo in audizione sul Def, Giorgetti ha sottolineato: «Per quanto riguarda il sottoscritto ma anche il governo questa misura sarà prioritaria anche in futuro». Il ministro dell’Economia ha detto di condividere «totalmente» le preoccupazioni sul fatto che non sia una misura una tantum: «Nel momento in cui si valuterà obiettivamente lo sforzo fatto nel 2023, sotto questo aspetto, credo sia qualcosa di significativo e non i 15 euro di cui parla la Banca d’Italia, di cui ho massimo rispetto ma di cui mi riprometto di verificare le fonti», ha puntualizzato.
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