Manovra, Giorgetti: «In alto mare», «Spesa superbonus impossibile da rispettare»
La situazione del bilancio italiano proviene da «eredità più o meno giuste e giustificate, perché una cosa è il Next generation Eu e un’altra è il superbonus»
di Nicoletta Cottone
I punti chiave
- Con il rialzo dei tassi abbiamo 14-15 miliardi in meno
- Nadef in arrivo la prossima settimana
- Per la transizione green o investi o ti dai le martellate
- Per l’Italia è matematicamente impossibile rispettare regola che si vorrebbe introdurre
- Legge di bilancio: è il momento decisivo
- Salvini: col nuovo codice strada più facile ritiro patente
- Nordio, leggi costrette a inseguire progresso tecnologico
- Pichetto, semplificare non vuol dire non controllare
- Sulla fine del mercato tutelato valutazione in questi giorni
- Zangrillo: impegno a introdurre il merito nella Pa
- Casellati: per semplificare sperimentiamo anche Intelligenza artificiale nella Pa
- Fedriga sui migranti: nei Cpr tutti hanno precedenti penali
6' di lettura
«A me non fa paura la commissione europea, a me fanno paura le valutazioni dei mercati che mi comprano il debito pubblico», ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (video) , nel suo intervento al convegno ’Le buone leggi’ in corso a Roma, parlando della necessità di bilanciare in manovra le necessità dei diversi ministeri e la volontà dell’Italia di procedere con una politica economica “prudente”. Le richieste da parte dei partiti e dei ministeri «sono sempre ben al di là delle possibilità. A un certo punto però si tira una linea, il bilancio deve quadrare: il Parlamento a breve dovrà approvare il numeretto del deficit sotto la linea in sede Nadef. Bisogna che sia un numero ragionevole che dimostri la volontà del Paese di tornare a una politica fiscale prudente».
Con il rialzo dei tassi abbiamo 14-15 miliardi in meno
«Certamente per chi è indebitato l’aumento dei tassi non è stato positivo noi abbiamo un debito per cui lo spread di tassi di interesse rispetto all’anno scorso fa sì che la manovra di bilancio sia stata portata via dalla rendita finanziaria», ha detto Giorgetti precisando che «se i tassi fossero rimasti quelli dell’anno scorso o di due anni fa avevo 14-15 miliardi in più da mettere sul fisco ma non ci sono più e si fara piu fatica ma si fa».
Nadef in arrivo la prossima settimana
A che punto siamo con la manovra? «In alto mare...», ha risposto il ministro dell’Economia Giorgetti, scherzando con chi chiedeva notizie sulla legge di bilancio. «Aspettate una settimana, la prossima arriva la Nadef»,, ha aggiunto.
Per la transizione green o investi o ti dai le martellate
«Per fare la transizione green devi finanziare tanto, come gli Usa. Se vuoi fare una battaglia strategica per l’autonomia energetica devi essere coerente: per essere autonomo e green bisogna investire, altrimenti è una battaglia in cui ti dai martellate sui…Ti dai le martellate», ha detto il ministro dell’Economia.
Per l’Italia è matematicamente impossibile rispettare regola che si vorrebbe introdurre
«Per un paese come l’Italia che ha 80 miliardi al minimo, purtroppo in continuo aumento, di superbonus da pagare sul debito nei prossimi 3-4 anni, e spese importantissime di investimento, finanziate con i prestiti del Next generation Eu, che vanno sul bilancio e sono spese a tutti gli effetti, è matematicamente impossibile rispettare quella regola che in qualche modo si vorrebbe introdurre» in Europa, ha sottolineato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti . La situazione del bilancio pubblico italiano proviene da «eredità più o meno giuste e giustificate, perché una cosa è il Next generation Eu e un’altra è il superbonus». Probabilmente, ha detto il ministro, « riusciremo a trovare alla fine un punto intesa».
Legge di bilancio: è il momento decisivo
«Questo è un momento decisivo, i giornali sono piene di ipotesi legate alla manovra». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’evento ’Le buone leggi. Semplificare per far ripartire l’Italia’. «Il crocevia storico è quello che abbiamo discusso nell’ultimo Ecofin è la nuova governance economica che si dovrà tradurre in un nuova disciplina di bilancio».
Salvini: col nuovo codice strada più facile ritiro patente
Col Codice della Strada vigente «è difficile ritirare la patente a chi risulta positivo al test antidroga. Non basta essere positivo, bisogna dimostrare che sei in stato di alterazione. Col nuovo Codice, se sei positivo ti ritiro la patente, anche se non sei alterato”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini al convegno sulle semplificazioni.
Nordio, leggi costrette a inseguire progresso tecnologico
«In Italia abbiamo una produzione normativa - ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio (video) , intervenendo all’evento ’Semplificare per far ripartire l’Italia’ - che è dieci volte la media europea, e spesso le leggi non hanno la chiarezza che ha ad esempio il nostro codice penale. Le nostre iniziative vanno tutte nella direzione della semplificazione. Ad esempio l’abolizione dell’abuso d’ufficio potrebbe eliminare dai 5 ai 6mila procedimenti l’anno che sono inutili perché si concludono con il proscioglimento. Inoltre eliminerebbe la cosiddetta ’paura della firma’. C’è però un problema: l’avanzare della tecnologia va più veloce delle leggi, e noi siamo costretti a inseguire. Ad esempio una volta si diceva ’mater semper certa est, pater numquam’, oggi è il contrario, perché il padre è sempre certo, con l’esame del Dna, mentre la madre no, con le pratiche di utero in affitto o l’eterologa. Per quanto riguarda le intercettazioni, non dobbiamo pensare al maresciallo che ascolta la telefonata: oggi la grande criminalità comunica attraverso sistemi ultratecnologici che non riusciamo a intercettare, e in questo senso le leggi devono inseguire».
Pichetto, semplificare non vuol dire non controllare
«Semplificare non vuol dire non controllare, diventare superficiali, vuol dire evitare di duplicare la stessa procedura», ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto , nel suo intervento all'evento organizzato dal ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati. Pichetto ha sottolineato «la necessità di un intervento che investa il Codice dell'ambiente del 2006», ricordando tra le altre cose che la società attuale «ha una velocità superiore di quella di 20 anni fa».
Sulla fine del mercato tutelato valutazione in questi giorni
Sulla fine del mercato tutelato della luce e del gas il prossimo 10 gennaio «stiamo valutando in questi giorni: perché il provvedimento di liberalizzazione nasce sei anni fa in un quadro completamente diverso con prezzi dell'energia che erano incisi sulla pietra. Oggi abbiamo sul fronte dei domestici dieci milioni di famiglie, metà che andrebbero in libero mercato automatico e metà cosiddette vulnerabili. La valutazione da farsi è: ma è davvero nell'interesse? Davvero determinerà un abbassamento dei prezzi o è un danno. La stiamo facendo», ha detto il ministro Pichetto. «Questo - ha aggiunto - è un percorso sancito anche dal Pnrr, però, con cautela; credo che dovremo fare un ragionamento separato sui due gruppi, ed è quello che sto facendo come Mase, e valutare se il 10 gennaio 2024 o anche qualche giorno dopo».
Zangrillo: impegno a introdurre il merito nella Pa
Il rinnovo della pubblica amministrazione deve passare anche attraverso il merito, «non è pensabile che non possiamo introdurre il merito nell’amministrazione pubblica». Lo ha detto Paolo Zangrillo , ministro per la Pubblica Amministrazione, precisando che il suo impegno è quello di introdurre il meccanismo del merito «anche nei contratti che consentano di realizzare un percorso in cui chi è capace viene premiato». Secondo Zangrillo, «tutto questo passa attraverso la corretta identificazione del profilo del dirigente della pubblica amministrazione che sia anche gestore del capitale umano». Nella Pa il ministro dice di aver trovato persone di grande competenza, «ma non basta perché per far crescere la pubblica amministrazione abbiamo bisogno anche che i dirigenti che si occupino del capitale umano e che siano capaci di identificare e far crescere i migliori». Altro tema delicato su cui ha puntato il dito è quello della formazione che ha definito come «elemento strategico di successo» sottolineando come sia «inaccettabile che un dipendente pubblico abbia solo 3 ore all’anno di formazione».
Casellati: per semplificare sperimentiamo anche Intelligenza artificiale nella Pa
«Attraverso la semplificazione si potranno dare delle risposte chiare al nostro paese, ogni ministero si regolerà per i tempi, stiamo verificando l’apporto della Intelligenza artificiale per le normativa, stiamo sperimentando per poter veder se accelera la possibilità di mettere in piedi procedure e codice e per trovare immediatamente stratificazioni che rendono difficili l’applicazione della norma», ha detto il ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati, a margine del convegno.
Fedriga sui migranti: nei Cpr tutti hanno precedenti penali
«Rispetto alla considerazione di alcuni che nei Cpr c’è chi perde il lavoro o il permesso di soggiorno, dico che è una menzogna: nei cpr ci sono tutte persone che hanno precedenti penali, è l’esperienza del Cpr di Gradisca di Isonzo. Persone imputate di reati come violenza privata e spaccio vogliamo lasciarle libere di andare dove vogliono anziché rimpatriarli?». Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza Regioni, Massimiliano Fedriga (video), a margine del convegno sulla semplificazione normativa in piazza di Pietra a Roma. Secondo il governatore il Cpr funziona bene: «garantisce i rimpatri e soprattutto garantisce la sicurezza dei cittadini del luogo. É un impianto controllato dove chi è dentro, non può uscire e quindi non è impattante per il territorio». Inaccettabile, ha detto poi, che la rotta balcanica resti aperta: «c’è una situazione in cui persone entrano illegalmente attraverso due paesi europei cioè Croazia e Slovenia, prima di arrivare in Italia. Penso sia inaccettabile». E ha aggiunto che «l’accoglienza diffusa è stata un fallimento perché non permette il controllo».
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