ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’assemblea dell’Anci

Giorgetti a sindaci: conosco le difficoltà ma momento è delicato

Per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in videocollegamento con la 40esima assemblea annuale dell’Anci a Genova «in questa fase è quanto mai necessario assicurare la massima efficienza nella gestione delle risorse e dei processi amministrativi»

Manovra, Giorgetti: "Nel 2024 spero incasso risorse da privatizzazioni"

2' di lettura

«Ho ben presente le difficoltà e l’impegno che caratterizzano le vostre giornate, i bisogni concreti e le esigenze che siete chiamati a fronteggiare. Le risorse da utilizzare non sono mai abbastanza, lo comprendo. Ma non posso ignorare il momento particolarmente delicato che stiamo attraversando». Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in videocollegamento con la 40esima assemblea annuale dell’Anci a Genova. «In questa fase è quanto mai necessario assicurare la massima efficienza nella gestione delle risorse e dei processi amministrativi per sfruttare al meglio gli spazi e per seguire priorità specifiche e ben delimitate», ha aggiunto, spiegando che a nuova legge di bilancio «cerca di individuare un punto equilibrio tra le legittime aspirazione di una molteplicità dei soggetti e i vincoli di bilancio».

Giorgetti: in manovra selettività su interventi per i comuni

Per la manovra «è stato necessario anche un contributo consistente da parte dei ministeri, cui sono stati chiesti sacrifici per individuare una parte delle risorse destinate al finanziamento della manovra. Uno sforzo analogo è stato chiesto anche alle amministrazioni territoriali, sebbene di dimensioni ridotte rispetto a quello che sarebbe risultato dall’applicazione di un taglio lineare».«Gli interventi previsti avranno la caratteristica della selettività e riguarderanno problematiche urgenti e specifiche» ha aggiunto il ministro

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La rivolta dei sindaci contro i tagli

Nella giornata inaugurale del 25 ottobre i sindaci hanno alzato la voce contro la spending review a loro carico contenuta nella manovra. «Dopo otto anni si torna a parlare di tagli», lamenta il presidente dell’Associazione, il sindaco di Bari Antonio Decaro, chiedendo di aprire subito un confronto con il Governo per rivedere l’idea della spending review. La questione è trasversale agli schieramenti politici. «Il taglio ai Comuni va ritirato perché non è sostenibile né corretto», va dritto al punto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che calcola in 25 milioni il peso della spending sul bilancio della Capitale. La misura è «sbagliata» per Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, mentre da Milano Beppe Sala offre un doppio livello di analisi: «Sulla spending dobbiamo farci sentire - dice -, ma oltre al problema contingente c’è una questione molto più ampia da affrontare: non voglio dare una brutta notizia a chi ha iniziato ora a fare il sindaco, ma guardate che i bisogni aumenteranno a dismisura e i soldi stanno diminuendo».

Le cifre della spending per gli enti locali

L’indicazione del sindaco di Milano aiuta a inquadrare meglio il tema nell’orizzonte dei conti comunali. La bozza della manovra chiede ai Comuni 200 milioni, cifra tutt’altro che enorme se confrontata con i due miliardi di spending rivolta ai ministeri. Altri 50 milioni di tagli sono indirizzati alle Province: «Ma si aggiungono agli altri 50 già previsti per la stretta sull’informatica - fa sapere il presidente dell’Upi Michele de Pascale -. Con questi tagli è incoerente parlare di riforma delle Province», spiega riferendosi alla riforma in discussione al Senato e spinta dalla maggioranza. Alle Regioni la spending chiede 350 milioni, ma la manovra offre anche 50 milioni all’anno


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