Giornata "no" per Mps, anche Bper si chiama fuori dall'aggregazione
Per l'amministratore delegato di Bper, Piero Montani, non c'è interesse a una aggregazione tra i due gruppi bancari
di Andrea Fontana
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2' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le azioni Banca Mps sono in calo di circa due punti e mezzo e sono le peggiori del FTSE MIB dopo le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Banca Pop Er, Piero Montani, per il quale non c'è interesse a una aggregazione tra i due gruppi bancari. A margine dell'incontro annuale della Consob con il mercato finanziario, il manager ha negato ogni ipotesi di combinazione tra i due istituti. Nei giorni scorsi proprio la banca modenese era stata indicata nelle ricostruzioni di stampa come la più probabile pretendente per acquisire Mps nel 2024 in una operazione che consentirebbe al Tesoro di uscire dal controllo del gruppo senese come previsto dagli accordi con l'Unione europea.
La soluzione Mps-Bper risponderebbe allo scenario di creazione di un terzo polo bancario in Italia ipotizzato nei giorni scorsi dall'a.d. di Mps, Luigi Lovaglio. Alcune case di investimento tuttavia vedono più probabile un interesse della Popolare dell'Emilia Romagna per alcuni sportelli di Mps piuttosto che per l'intero gruppo. La chiusura di Montani all'alleanza segue quella del presidente di Banco Bpm Massimo Tononi, che ha recentemente ribadito la strategia "stand alone" per l'istituto milanese, e quella del presidente di Credit Agricole Italia Ariberto Fassati che ha negato un interesse per Mps.
Anche Unipol ha preso le distanze. Il presidente del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, ha bocciato, definendole «fantasie», le ricostruzioni di stampa che assegnano alla compagnia bolognese, primo azionista di Bper, un ruolo attivo nel caldeggiarne la fusione con Mps, . Se l'amministratore delegato di Bper, Piero Montani, non è interessato alla fusione «io ancora meno», ha aggiunto Cimbri a margine dell'Incontro annuale della Consob con il mercato finanziario. A chi gli chiedeva se quindi si possa dire che Unipol non è interessata a un'aggregazione Bper-Mps, il manager ha replicato: «Sì».
Cimbri ha del resto spiegato che il gruppo «non è mai stato contattato da nessun governo sul dossier Montepaschi, non ci sono interlocuzioni, né mai ce ne sono state». Bper «è una banca che è cresciuta tanto negli anni scorsi, in poco tempo, quindi è totalmente impegnata nell’integrazione» delle banche già acquisite, ha aggiunto Cimbri. «Capisco i discorsi sulle acquisizioni, ma il valore per i clienti, gli azionisti e la banca si crea con un lavoro puntuale di tutti i giorni e Bper oggi è totalmente concentrata su questo lavoro», ha detto ancora.
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