Giornata della statistica: la laurea garantisce più lavoro e stipendi elevati
Mercoledì 20 ottobre undicesima Giornata italiana della Statistica, celebrata su scala mondiale ogni cinque anni. I dati del dossier 2021, targato Almalaurea
di Redazione Scuola
3' di lettura
Mercoledì 20 ottobre si celebra l'undicesima Giornata Italiana della Statistica. Istituita dalle Nazioni Unite nel 2010, e celebrata su scala mondiale ogni cinque anni, in Italia la giornata è promossa e organizzata dall'Istituto nazionale di statistica (Istat) e dalla Società italiana di statistica (Sis). Una ricorrenza che offre ad AlmaLaurea, dal 2015 membro del Sistema statistico nazionale (Sistan), l'occasione per presentare il Rapporto 2021 su profilo e condizione occupazionale dei laureati in statistica.
Il dossier e i dati
I dati dimostrano che, sulla base della documentazione più recente del ministero dell'Università e della Ricerca, negli ultimi dieci anni gli immatricolati ai corsi di laurea in statistica sono aumentati passando da 966 a 1.479 unità nel 2020/2021; tuttavia, se rapportati al totale degli immatricolati, la percentuale risulta pressoché stabile nel periodo considerato (0,3-0,4%). Nell'anno solare 2020 i laureati in statistica sono 1.514; nello stesso anno, i laureati in statistica coinvolti nell'indagine Almalaurea sul Profilo dei laureati sono 1.402 e rappresentano quindi il 92,6% dei laureati in statistica in Italia. I 1.402 laureati in statistica rappresentano il 4,8% dei laureati del gruppo scientifico e lo 0,5% del complesso dei laureati del 2020. Si tratta di 684 laureati di primo livello nella classe di laurea in Statistica, 471 laureati magistrali biennali nella classe in Scienze statistiche e 247 nella classe in Scienze statistiche attuariali e finanziarie. Più iscritti di genere maschile (56,6%), quota superiore di oltre 15 punti percentuali a quanto osservato sia nel gruppo scientifico (41,7%) sia sul complesso dei laureati (41,3%). Provengono per quasi il 60% da percorsi liceali scientifici (59,7%) con un voto al diploma di 82,5 su 100 leggermente inferiore rispetto ai colleghi del gruppo scientifico (84,0 su 100) e leggermente superiore rispetto al complesso dei laureati (81,6 su 100). Dal punto di vista del contesto socio-culturale di provenienza si segnala che almeno un genitore è laureato nel 35,5% dei casi (rispetto al 33,6% dei laureati nel gruppo scientifico e al 30,7 % del complesso dei laureati). Migliore anche la regolarità negli studi universitari: il 68% dei laureati in statistica conclude gli studi nei tempi previsti, quota superiore a quanto osservato sui laureati del gruppo scientifico (60,4%) e di ben 9,6 punti superiore al dato sul complesso dei laureati (58,4%). Il voto medio alla laurea è 103,5 su 110, mentre nel gruppo scientifico è 104,2 su 110 e per il complesso dei laureati è 103,2 su 110. Frequentano di più le lezioni (l'80,9% frequenta oltre i tre quarti degli insegnamenti rispetto al 79,7% dei laureati del gruppo scientifico e al 70,4% del complesso dei laureati) e svolgono in misura superiore esperienze di studio all'estero riconosciute dal corso di laurea rispetto ai laureati del gruppo scientifico (10,6%, rispetto al 6,9%), ma in misura inferiore rispetto al complesso dei laureati (11,3%). Per contro conoscono di più la lingua inglese: la conoscenza al livello “almeno B2” della lingua inglese scritta è di oltre 10 punti percentuali superiore rispetto a quella dei laureati del gruppo scientifico e di quasi 14 punti superiore rispetto al complesso dei laureati (il 70,4% rispetto al 60,2% dello scientifico e al 56,5% del complesso dei laureati); la conoscenza a livello “almeno B2” della lingua inglese parlata è superiore di oltre 6 punti percentuali rispetto ai laureati del gruppo scientifico e di oltre 8 punti percentuali rispetto al complesso dei laureati (rispettivamente 61,4%, 54,8% e 53,0%). I laureati in statistica mostrano, infine, un livello di soddisfazione complessiva per il percorso di studi concluso leggermente superiore a quello degli altri laureati (93,4%, rispetto al 92,3% del gruppo scientifico e al 90,7% del complesso dei laureati). In definitiva l'80,8% dei laureati in statistica, potendo tornare indietro, si iscriverebbe di nuovo allo stesso corso di studio nel medesimo ateneo; tali percentuali sono rispettivamente pari a 75,7% per i laureati del gruppo scientifico e 72,8% per il complesso dei laureati.
Alta occupazione e retribuzione
A un anno dalla laurea, tra i laureati in statistica il tasso di occupazione è pari al 92,5%, valore decisamente superiore sia all'82,8% del gruppo economico-statistico sia al 76,3% del complesso dei laureati. A cinque anni dalla laurea, tra i laureati in statistica il tasso di occupazione raggiunge il 92,8% (è 89,7% tra i laureati del gruppo economico-statistico e 87,0% per il complesso dei laureati del 2014). I laureati in statistica presentano livelli retributivi elevati: a un anno dal conseguimento del titolo,infatti, dichiarano di percepire una retribuzione mensile netta pari a 1.437 euro, +3,8% rispetto ai 1.384 euro del gruppo economico-statistico e +13,1% rispetto ai 1.271 euro del complesso dei laureati. A cinque anni dalla laurea, la retribuzione mensile netta raggiunge i 1.746 euro, +6,9%rispetto al gruppo economico-statistico (cui corrispondono, in media, 1.634 euro) e +15,5% rispettoal totale dei laureati (1.512 euro).
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