Giorno memoria, Mattarella: attenzione al negazionismo subdolo e insidioso
Meloni: Shoah fu abisso umanità. Il primo ministro di Israele Netanyahu: «Non permetteremo un nuovo Olocausto». Messaggio via telegram di Zelensky. Il cancelliere Scholz: «Ricordiamo la nostra responsabilità storica»
I punti chiave
- Netanyahu: «Non permetteremo un nuovo Olocausto»
- Berlusconi: «Non basta ricordare, difendere Israele»
- Von der Leyen: «Combattere antisemitismo in aumento»
- Zelensky: «Determinati a salvare chi l’odio cerca di
distruggere» - Scholz: «Ricordiamo nostra responsabilità storica»
- La Russa:«Far conoscere ai giovani dramma, a partire da infamia leggi razziali»
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«Il regime fascista, nel 1938, con le leggi razziali agì crudelmente contro una parte del nostro popolo. È di grande significato che la Costituzione volle sancire, all’articolo 3, la pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini, anche con l’espressione “senza distinzione di razza”. Taluno ha opinato che possa apparire un’involontaria concessione terminologica a tesi implicitamente razziste. I Costituenti ritennero, al contrario, che manifestasse, in modo inequivocabile, la distanza che separava la nuova Italia da quella razzista. Per ribadire mai più». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella nel giorno della Memoria.
Mattarella: Auschwitz nasce su tossine letali e istinti brutali
Il Capo dello Stato ha poi sottolineato come «il sistema di Auschwitz e dei campi a esso collegati fu l’estrema, ma diretta e ineluttabile, conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, istinti brutali, pregiudizi, dottrine perniciose e gretti interessi, e persino conformismi di moda. Tossine letali - razzismo, nazionalismo aggressivo, autoritarismo, culto del capo, divinizzazione dello Stato - che circolarono, fin dai primi anni del secolo scorso, dalle università ai salotti, persino tra artisti e docenti , avvelenando i popoli, offuscando le menti, rendendo aridi cuori e sentimenti».
Mattarella: il no di molti a Salò fu un riscatto morale
Mattarella ha poi parlato di un aspetto della guerra al nazi-fascismo. «Non possiamo dimenticare - ricordando i deportati italiani - le sofferenze patite dai nostri militari, internati nei campi di prigionia tedesca, dopo il rifiuto di passare nelle file della Repubblica di Salò, alleata e complice dell’occupante nazista. Furono 650mila. Il loro no ha rappresentato un atto di estremo coraggio, di riscatto morale, di Resistenza».
Mattarella: c’è un negazionismo subdolo e insidioso
«I principi che informano la nostra Costituzione repubblicana e la Carta dei Diritti Universali dell’Uomo - ha sottolineato Mattarella - sono la radicale negazione dell’universo che ha portato ad Auschwitz. Principi che oggi, purtroppo, vediamo minacciati nel mondo da sanguinose guerre di aggressione, da repressioni ottuse ed esecuzioni sommarie, dal riemergere in modo preoccupante - alimentato dall’uso distorto dei social - dell’antisemitismo, dell’intolleranza, del razzismo e del negazionismo, che del razzismo è la forma più subdola e insidiosa».
Meloni: Shoah fu abisso dell’umanità
«La Shoah rappresenta l’abisso dell’umanità. Un male che ha toccato in profondità anche la nostra Nazione con l’infamia delle leggi razziali del 1938. È nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di ciò che è successo non si riduca ad un mero esercizio di stile». Lo scrive la premier Giorgia Meloni in un messaggio in occasione del giorno della Memoria.
Netanyahu: «Non permetteremo un nuovo Olocausto»
Anche il primo ministro di Israele, in occasione del Giorno internazionale della memoria, ha rilasciato un messaggio in cui «a nome dello Stato d’Israele e del popolo ebraico, a nome dei sopravvissuti e di quanti hanno trovato la morte» afferma «quale primo ministro dell’unico Stato ebraico che noi resteremo vigili, forti e non permetteremo mai che l’Olocausto si ripeta». «Ancora oggi - ha rilevato Netanyahu - c’è chi, a giorni alterni, fa appello alla nostra distruzione. Noi però non ci faremo prendere dalla paura e non permetteremo a quei tiranni di intimidirci. Non consentiremo loro di dotarsi della capacità di realizzare la loro agenda mortale”.
Berlusconi: «Non basta ricordare, difendere Israele»
Tornando all’Italia, nel giorno della memoria anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si è fatto sentire con un messaggio sui social: «Non basta ricordare, come facciamo oggi, nel Giorno internazionale della memoria: non ha senso piangere gli ebrei uccisi se non si sta dalla parte di quelli vivi, delle Comunità Ebraiche che spesso anche oggi sono vittime di pericolosi atti di antisemitismo. Ma soprattutto non basta ricordare se non si difende lo Stato di Israele, che è una grande democrazia amica dell’Italia, è lo Stato degli Ebrei, che ha accolto i sopravvissuti all’olocausto, ed è la garanzia che nulla di simile potrà mai più accadere in futuro».
Von der Leyen: «Combattere antisemitismo in aumento»
“Ricorderemo sempre i milioni di vittime assassinate durante l’Olocausto. Ma il ricordo non è fine a se stesso. Dobbiamo fare un ulteriore passo avanti. Combattiamo l’antisemitismo, che oggi è in aumento. E facciamo prosperare la vita ebraica in una società europea aperta ed equa”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter, dove ha postato un video in cui accende una candela, assieme agli altri commissari, in occasione della Giornata della Memoria.
Zelensky: «Determinati a salvare chi l’odio cerca di
distruggere»
E in un messaggio su Telegram anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha voluto rivolgere il suo monito nel giorno della memoria: «Oggi, come sempre - scrive - l’Ucraina onora la memoria di milioni di vittime dell’Olocausto. Sappiamo e ricordiamo che l’indifferenza uccide insieme all’odio. L’indifferenza e l’odio sono sempre in grado di creare insieme solo il male». «È per questo - conclude il presidente, nato in una famiglia di origine ebraica, con tre parenti vittime della Shoah - che è così importante che tutti coloro che hanno a cuore la vita mostrino determinazione quando si tratta di salvare coloro che l’odio cerca di distruggere».
Scholz: «Ricordiamo nostra responsabilità storica»
“La sofferenza di sei milioni di ebrei assassinati innocentemente non sarà dimenticata, proprio come la sofferenza dei sopravvissuti. Per garantire che il nostro #Maipiù duri in futuro, ricordiamo la nostra responsabilità storica nel Giorno della Memoria dell’Olocausto. #WeRemember - Noi ricordiamo”. Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz su Twitter.
La Russa:«Far conoscere ai giovani dramma, a partire da infamia leggi razziali»
In Italia è intervenuto anche il presidente del Senato Ignazio La Russa con un suo messaggio: “Il Senato è stato e sarà sempre in prima linea per diffondere il profondo significato del Giorno della Memoria. Sarà interprete, messaggero, promotore di iniziative, perché respingere ogni forma di odio, di razzismo, antisemitismo, antisionismo è e deve essere una priorità. Tutti abbiamo il dovere di non dimenticare e di far conoscere alle generazioni più giovani il dramma e le atrocità vissute dagli ebrei, a partire dall’infamia delle leggi razziali, affinché simili tragedie non possano più ripetersi” ha affermato la secondo carica dello Stato. Ed ha concluso: “Il mio auspicio è che una ricorrenza cosi importante come quella che oggi celebriamo, possa entrare nella quotidianità, nelle scuole, nel cuore dei giovani e che ogni giorno dell’anno sia il Giorno della Memoria”.
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