Giovani, l’identikit e le aspettative delle nuove generazioni
L’analisi delle risposte date dai giovani al questionario somministrato da Noto Sondaggi sulle aspettative future
di Antonio Noto
2' di lettura
Il dato che un terzo dei giovani vede l'Italia in declino da qui a 10 anni non è un segnale positivo. È l'indicatore di quel comportamento sociale, già in atto da decenni, per cui una parte della popolazione giovanile è più propensa ad investire il suo futuro all'estero che in Italia, e parliamo di ragazzi appartenenti a vari profili, cioè sia quelli che hanno la disponibilità economica per studiare in un altro Paese sia quelli che, invece, scelgono di lavorare fuori Italia.
È proprio dunque la mancanza di fiducia nel futuro dell'Italia che spinge i giovani ad emigrare. Ma quali sono le attese ed i comportamenti degli under 30? La maggioranza lavora, un terzo studia e il 12% cerca occupazione. Solo il 4% è escluso da tutte le categorie precedenti, sono i cosiddetti Neet che compongono anche un terzo di quel 46% che non è ancora uscito dal “nido della famiglia d'origine”. Tra chi studia il 69% si ritiene soddisfatto del percorso formativo e il 63% crede di poter trovare un lavoro adeguato alle proprie competenze.
Ma è proprio quando avviene il passaggio dalla formazione al mondo del lavoro che la percezione inizia a cambiare spaccando esattamente in due il panel fra chi è o non è deluso della propria condizione lavorativa. Nel complesso l'aspetto economico influenza gran parte delle considerazioni e delle scelte dei giovani, anche sulle prospettive future. È interessante notare che tra chi non lavora un terzo ha rifiutato una proposta per lo stipendio troppo basso e al contempo quasi la metà di chi lavora vorrebbe un maggior livello retributivo, ma anche flessibilità e stabilità contrattuale, due fattori che non sempre possono coesistere.
La crisi e l'aumento del costo della vita sono fra le preoccupazioni maggiori che offuscano l'orizzonte futuro. Infatti ben il 60% di coloro che cercano lavoro non pensano di riuscire nell'obiettivo di trovare un'occupazione entro l'anno.
Esulando invece dalla sfera economica, gli elementi che spiccano di più sono la crescente attenzione all'ambiente e alla crisi climatica, mentre si colloca solo al quinto posto fra le fonti di preoccupazione l'immigrazione. Il concetto della famiglia rappresenta un punto centrale, più dell'80% vive già in coppia o desidera avere una relazione stabile, mentre sull'idea di fare figli pesa nuovamente l'aspetto economico tanto che solo il 55% dichiara di volere dei bambini in futuro e tra questi il 23% non crede comunque di poter concretizzare questo desiderio per problemi economici o di lavoro.
Una certa tranquillità e solidità finanziaria, infatti, è ritenuta una condizione indispensabile per mettere al mondo dei figli da oltre il 60% degli intervistati. Il futuro dell'Italia passa anche per le azioni di contrasto alla denatalità, fenomeno questo che sta diventando sempre più preoccupante e che, secondo i dati Istat, aumenta di anno in anno.
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