Giro d’Italia: nuova impresa di Super Ganna, sua la prima maglia rosa
Ganna ha messo in fila tutti gli avversari alla media di 58,748 km/h. Domenica arrivo a Novara in una tappa per sprinter
di Dario Ceccarelli
I punti chiave
3' di lettura
Come prima, più di prima. Sono bastati 8 minuti e 47 secondi, il tempo di un veloce aperitivo sotto i portici, per ricordarci che Filippo Ganna, campione del mondo a cronometro e prima maglia rosa di questo 104° Giro d'Italia, è un extraterrestre arrivato da qualche galassia lontana dove le biciclette sfrecciano alla velocità del lampo.
Media oraria straordinaria
Qui a Torino, negli 8,6km che dividono Piazza Castello dalla Chiesa della Gran Madre, passando sotto la Mole e sfiorando il Po, Super Ganna è passato come una folata di vento mettendo in fila tutti gli avversari alla media di 58,748 km/h. Una media straordinaria per un percorso così breve e tecnicamente non semplicissimo. Il campione del mondo, che come l'anno scorso a Palermo ha vinto la crono inaugurale, anche in curva non ha mai smesso di pedalare. «Sì, ho un po’ rischiato» ammette Ganna subito dopo la sua prova. «Ho preferito forzare un po’, perchè venivo da un periodo non troppo brillante. Diciamo che ho vinto soprattutto con la testa. Ci tenevo a non deludere chi mi vuol bene. Ho sentito tanto tifo attorno a me. Spero davvero che questo Giro d'Italia sia il Giro della ripartenza».
Dietro a Ganna exploit di Affini
Grande impresa, quella di Ganna che, a soli 24 anni, ha conquistato quattro cronometro consecutive in due Giri d'Italia. Una impresa che lo rilancia ulteriormente nel Pantheon degli specialisti contro il tempo. E che lo proietta tra i candidati al successo anche per le prossime Olimpiadi di Tokyo. Dietro a Ganna, nato a Verbania e professionista dal 2017, ha favorevolmente colpito anche l'exploit di Edoardo Affini, 24enne mantovano della Jumbo-Visma. Affini ha realizzato il secondo miglior tempo, con appena 10” di ritardo dalla maglia rosa. Un risultato non scontato che arricchisce il bottino tricolore. Terzo miglior tempo quello di Tobias Foss, giovane norvegese che corre nella stessa formazione di Affini.
Almeida e Evenepoel primi tra i big
Tra gli uomini di classifica, quello che è andato meglio è stato il portoghese Joao Almeida che ha chiuso al 4° posto a 17 secondi da Ganna. Almeida, che nel Giro 2020 ha portato per 15 giorni la maglia rosa, ha preceduto di due secondi Remco Evenepoel, il nuovo astro nascente belga rimasto quasi 9 mesi senza correre per una grave caduta allo scorso Giro di Lombardia. Tenuto conto che il Giro è la sua prima corsa dopo l'infortunio, Evenepoel ha disputato un'ottima cronometro che, in prospettiva, lo pone di nuovo tra i favoriti.
Gli altri big sono andati senza infamia e senza lode. Una quarantina di secondi di ritardo per Simon Yates ed Egan Bernal, mentre Vincenzo Nibali, reduce da una frattura al polso destro, molto atteso a questa prova, ha perso solo una decina di secondi in più rispetto agli altri favoriti. Nel complesso è andato bene. Con qualche piccola incertezza nelle curve, ma dimostrando di poter competere con i migliori.
Domani arrivo a Novara per gli sprinter
Ricordando anche il buon piazzamento di Gianni Moscon, decimo a 23 secondi da Ganna, il Giro si prepara per la sua seconda tappa, la Stupinigi-Nichelino- Novara di 179 chilometri. Una frazione praticamente piatta che dovrebbe essere appannaggio dei velocisti. Ganna comunque dormirà sonni tranquilli. Difficile, dato anche il distacco, che qualche sprinter riesca a strappargli la maglia rosa. Insomma, il futuro in rosa di Ganna dovrebbe continuare ancora per qualche tappa. C'è meno da brindare, invece, se si pensa al proseguimento del Giro in chiave nazionale. A parte Ganna, che comunque non può puntare al successo finale, in generale siamo messi male. L'unica certezza è ancora Vincenzo Nibali che corre con un polso fasciato e va per i 37anni. Speriamo per il meglio e prepariamoci per il peggio.
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