Giro al via, lo spettacolo dell’Italia in 3.500 km di sfide dalle montagne ai Fori imperiali
Da sabato 6 maggio scatta la Corsa Rosa numero 106, la Rai rafforza il palinsesto per raccontare la battaglia tra i favoriti della vigilia Remco Evenepoel e Primoz Roglic
di Marco Bellinazzo
3' di lettura
Sabato 6 maggio scatta il Giro d’Italia 2023 con la cronometro da Fossacesia Marina in Abruzzo ad Ortona. Un appuntamento, quello con la Corsa Rosa, storico per il paese e per la televisione pubblica che ha presentato in una conferenza stampa il proprio impegno multimediale per seguire le tre settimane dell’evento sportivo. E soprattutto l’annunciato duello tra il campione del mondo Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma).
La geografia della corsa
La 106ma edizione del Giro d'Italia 2023 si snoderà lungo 21 tappe, per un totale di 3.489 km con 51.400 metri di dislivello. Saranno 17 le regioni attraversate fino alla tappa conclusiva di Roma. Le frazioni a cronometro sono 3 per un totale di 73,2 km contro il tempo, mentre sono 5 gli arrivi in salita.
Nel tracciato dopo la prima cronometro e la secoda tappa per velocisti ,si avranno frazioni con molti saliscendi dall’Abruzzo alla Puglia, con molti metri di dislivello e una salite di media difficoltà. Alla sesta tappa si partirà dal lungomare di Napoli, dove i corridori faranno ritorno dopo 162 km. La strada si dirigerà immediatamente verso la costiera amalfitana, circumnavigando il Vesuvio e raggiunta Amalfi, i corridori torneranno verso Napoli passando per Positano e la costiera. Primo arrivo in salita per la settima tappa Capua-Gran Sasso d’Italia.Campo Imperatore. Altre salite nella tappa successiva con tre salite. Ma le grandi ascese cominceranno dalla tappa numero 13 con partenza da Borgofranco d'Ivrea e arrivo a Crans Montana, con la scalata da 34 chilometri al Col du Grand Saint-Bernard e lo scollinamento a 2469 metri di altitudine, Cima Coppi di questa edizione. La tappa numero 15 invece che chiude la seconda settimana del Giro d'Italia andrà da Seregno a Bergamo, con 3600 metri di dislivello, con Selvino, Miragolo San Salvatore e il gran premio della montagna di Roncola Alta. Seguirà la frazione Sabbio Chiese-Monte Bondone che porterà i corridori Lombardia al Trentino, sulle rampe del Monte Bondone, dopo aver costeggiato il Lago di Garda.
La tappa più attesa in ogni caso è la numero 19, Longarone-Tre Cime di Lavaredo, 183 km con ben 5400 m di dislivello. Si percorrerano Passo Campolongo, Passo Valparola, Passo Giau e dopo Cortina d'Ampezzo il Passo Tre Croci, prima dell'ascesa finale alle Tre Cime di Lavaredo, a 10 anni dall'ultima volta. Tappa durissima a cui seguirà la cronometro Tarvisio-Monte Lussari, cronometro individuale da 18,6 km con la brutale salita del Monte Lussari al 12,1% di pendenza media. e punte al 22%.
Passerella finale il 28 maggio nella Capitale, dall’EUR a Ostia per poi tornare verso il centro tra Castel Sant'Angelo, Piazzale Flaminio, Piazza del Colosseo e Via dei Fori Imperiali.
Il racconto televisivo
La Rai come ha spiegato l’ad Carlo Fuortes, alla presenza di Urbano Cairo, Presidente Cairo Communication e RCS MediaGroup, è pronta a raccontare le gare con la telecronaca di Francesco Pancani, il commento tecnico di Alessandro Petacchi e quello “culturale” dello scrittore Fabio Genovesi. Mentre nel classico Processo alla Tappa torna Davide Cassani, l'ex commissario tecnico della Nazionale. La Rai la giornata inizierà su Rai Sport HD 45 minuti prima dell'inizio della tappa con “Aspettando il Giro” e continuerà poi dai primi km fino alle ore 14:00 con “Prima Diretta”. Successivamente la diretta della tappa si trasferirà su Rai 2. Anteprima, diretta della tappa e analisi post corsa ci saranno anche su Eurosport.
«Il Giro d’Italia è un evento assolutamente identitario per la Rai e per il servizio pubblico - ha spiegato Carlo Fuortes amministratore delegato della Rai - si tratta di una manifestazione sportiva popolare, seguita da tutto il Paese, sempre andata in onda in chiaro, mai a pagamento: un grande omaggio a tutti gli sportivi italiani, compreso nel canone Rai al pari delle Olimpiadi e della Nazionale di calcio. Rai e Giro d'Italia sono stretti in un legame molto forte, che ci permette di raccontare il Paese e la sua evoluzione da un secolo, prima solo in radio, poi anche con la tv e ora, oltre che su Rai2, Rai Sport e Rai Radio1, anche nella piattaforma di Ray Play con il più avanzato apparato tecnologico».
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