analisi dei mercati

Giù il dollaro, su gli Emergenti: quali prospettive per le Borse in settimana

Wall Street ed Europa in frenata: i livelli tecnici da monitorare su S&P 500, Ftse Mib e oro

di Andrea Gennai

(Reuters)

3' di lettura

Nell’ultima settimana tra le Borse internazionali hanno festeggiato soprattutto i mercati Emergenti grazie al dollaro debole. L’indice Msci Emerging ha guadagnato oltre l’1%. Bene sono andati Brasile, India e Hong Kong. In rosso il bilancio per l’Europa e gli States. La performance più pesante è per il Dax (-2% circa). Il fattore pandemia si fa sentire sui listini soprattutto europei anche se fino a questo momento gli indici hanno tenuto i principali supporti. La volatilità resta tutto sommato contenuta anche se spesso ci sono cambi di fronte improvvisi all’interno di una stessa seduta. Un nervosismo che al momento non appare scomposto.

S&P 500

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Wall Street continua a restare in una posizione orientata al rialzo. L’indice S&P 500 si muove sempre al di sopra del primo supporto di 3.400 punti (massimi di febbraio) e questo è il primo livello di guardia per un eventuale peggioramento del quadro tecnico.Il mercato appare fiacco e la volatilità storica a tre settimane si attesta a 52 punti, un livello inferiore al massimo di qualche settimana fa.

SP 500
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Wall Street sembra in posizione attendista con le trimestrali che entrano nel vivo e in vista del voto presidenziale. Da un punto di vista tecnico la situazione potrebbe mutare solo con discese sotto 3.220: quello sarebbe il primo segnale di una possibile inversione al ribasso. Un livello ancora a debita distanza.

Vix

L’indice Vix, che misura la volatilità implicita delle opzioni legate all’S&P 500, si muove all’interno del range tra 25 e 32. Si tratta di un livello di moderata allerta. Il mercato non è completamente tranquillo (solo ad agosto l’indice si è mosso sotto area 25) ma non ci sono ancora segnali di particolare nervosismo che nel recente passato si sono sviluppati al di sopra 32. Questa fase laterale potrebbe preludere a una direzione più precisa che il mercato azionario dovrebbe prendere entro qualche settimana, probabilmente in coincidenza con il nuovo mese.

Ftse Mib

Piazza Affari continua a muoversi intorno al livello di 19.100 punti. Il tutto all’interno di una fase laterale che dura oramai da giugno. Tutti i recenti massimi fatti dall’indice Ftse Mib sono stati inferiori rispetto a quelli precedenti: è una situazione tipica di un mercato fiacco che cerca spunti per dare segnali di forza. La tenuta di 19.100 è il presupposto per evitare ulteriori indebolimenti. Per parlare comunque di vera e propria inversione al ribasso è necessario che l’indice torni sotto area 18mila punti.

FTSE MIB
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Oro e dollaro

Il metallo giallo prosegue in una range laterale che ha come base superiore il livello di 1.935 dollari l’oncia. Tutti i tentativi di superare questa resistenza sono rientrati e il mercato si è messo sistematicamente al ribasso. Dopo il violento movimento dello scorso settembre, con la netta rottura di 1.935, l’oro ha faticato a ritrovare vigore. Alcune sedute sopra 1.935 potrebbero invertire questa fase. Tecnicamente la situazione potrebbe peggiorare sotto i minimi di fine settembre, in area 1.870, anche se il trend di medio-lungo resta positivo

ORO
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All’incertezza dell’oro non ha fatto da contraltare un rafforzamento del dollaro, correlato negativamente con il metallo giallo. Il biglietto verde ha dato un segnale di cedimento con la rottura del supporto di 93,5 punti, dove passava anche la media a 50. Serve un recupero di questo livello per dare un primo segnale di ritrovata forza altrimenti il quadro tecnico potrebbe ulteriormente peggiorare verso i minimi recenti di 92.

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