ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùGrandi eventi

Giubileo, sport, concerti e l’occasione Expo 2030: Roma diventa un brand

.

di Manuela Perrone

 Per il Giubileo 2025 attesi a Roma 32 milioni di pellegrini

3' di lettura

Sono anni d’oro per i grandi eventi nella Capitale. A maggio scorso la tappa finale del Giro d’Italia, a giugno a Colle Oppio il World Skateboarding Tour, a luglio l’esperimento estivo della Formula E, il mondiale delle monoposto elettriche che tornerà ad aprile. Fino al 1° ottobre, per la prima volta in Italia, si gioca alle porte di Roma la Ryder Cup, la più importante manifestazione internazionale di golf. E a giugno sarà la volta dei campionati europei di atletica.

Non solo sport. Nel 2025 si terrà il Giubileo ordinario della Misericordia, nel 2033 il Giubileo straordinario, in occasione del bimillenario della Redenzione di Cristo. In mezzo, moda (con il ritorno dal 2022 della spettacolare sfilata couture di Valentino), concerti (nel 2023 quasi tre milioni di biglietti staccati) e l’occasione di Expo 2030, che vede la Città eterna gareggiare con Riyad (Arabia Saudita) e Busan (Corea del Sud) per aggiudicarsi l’Esposizione Universale: il 28 novembre i delegati dei 181 Paesi del Bureau International des Expositions esprimeranno il loro verdetto.

Loading...

Visitatori, investimenti, valore. I grandi eventi sono un volano da capogiro. Miliardario. Per il Giubileo 2025, che comincerà l’8 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa da parte del Papa, sono attesi in città almeno 32 milioni di pellegrini. Il quadro complessivo dei progetti in pista è delineato del Dpcm 8 giugno 2023: si tratta di 184 opere (87 «essenziali e indifferibili» che erano state già indicate in un primo Dpcm, più 97 «essenziali») che valgono 2,9 miliardi di euro, di cui 1,286 di fondi giubilari. A queste si aggiungono i 336 interventi da 500 milioni di euro su più di 200 siti archeologici e culturali previsti dal programma Pnrr “Caput Mundi”. In tutto, dunque, il piano ammonta a 3,4 miliardi e viaggia lungo quattro macro filoni: riqualificazione, accessibilità e mobilità, accoglienza, ambiente e territorio. Il progetto più complesso, da 70 milioni, è il sottovia di Piazza Pia, affidato ad Anas. Il nuovo tunnel sarà un proseguimento dell’attuale sottovia, realizzato per il Giubileo del 2000, e richiederà lo spostamento di due grandi collettori fognari. In superficie, al posto dei 3mila veicoli all’ora transitati fino a un mese fa, assieme agli 800 sulla rampa laterale, sorgerà una piazza che consentirà la pedonalizzazione del percorso da Castel Sant’Angelo alla Basilica di San Pietro. Il cantiere è stato aperto il 22 agosto.

Una scommessa, considerando i nodi che la città fatica a sciogliere, trasporti e rifiuti in testa. Ma dalle strade ai ponti sul Tevere, dall’illuminazione al verde, saranno moltissimi i punti di intervento. Compreso il collegamento tra l’autostrada A1 e l’area di Tor Vergata, che è anche il cuore del progetto di Roma per Expo 2030: ospitare l’evento, secondo le stime contenute nel dossier di candidatura, varrebbe per l’Italia 50,6 miliardi di euro, con la creazione di 300mila imprese e 11mila nuovi posti di lavoro. La zona delle Vele di Calatrava, la grande incompiuta avviata per i mondiali di nuoto del 2009, è stata proposta come uno dei padiglioni ammiraglia di Expo Roma 2030. Accanto dovrebbe essere collocato l’ingresso principale del sito espositivo, con una serie di nuove arterie. Tra queste, un lungo corridoio verde che collega l’Esposizione ai siti archeologici della via Appia e agli altri monumenti di Roma. Sarebbe l’occasione di riqualificare il quadrante Nord-Ovest della Capitale, e di lasciare in eredità l’Expo Village al campus di Tor Vergata.

In Campidoglio si incrociano le dita, fieri comunque del cambio di passo rispetto al passato. «Il brand Roma è un brand unico, neanche noi romani ci rendiamo conto di quanto sia efficace», afferma l’assessore ai Grandi eventi, Alessandro Onorato. «Manifestazioni sportive e concerti generano nuovi flussi turistici, lavoro e investimenti. Roma ha recuperato appeal. E i cospicui fondi del Giubileo e del Pnrr ci permetteranno di recuperare tanto tempo perso».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti