Gkn, accordo al Mise sulla riconversione industriale
Al ministero dello Sviluppo economico le delegazioni di Fim, Fiom e Uilm sottoscrivono con Borgomeo un’intesa che prevede tempi certi
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Al ministero dello Sviluppo economico è stato sottoscritto l’accordo quadro relativo al percorso per la riconversione industriale dello stabilimento di Campi Bisenzio ex Gkn, ora Qf Spa dell’imprenditore Francesco Borgomeo. L’accordo - si legge in una nota del Mise - raggiunto tra azienda e sindacati prevede un percorso di reindustrializzazione condiviso, finalizzato a rilanciare il sito produttivo e garantire la salvaguardia occupazionale. Durante il periodo necessario a individuare possibili investitori, saranno attivati tutti gli strumenti disponibili a sostegno dei lavoratori, anche quelli per favorire la riqualificazione professionale.
Il Mise, rappresentato all’incontro dal coordinatore della struttura per le crisi d’ impresa Luca Annibaletti, proseguirà assieme a Invitalia la sua attività di confronto tra le parti e di monitoraggio sugli impegni sottoscritti al fine di sostenere il percorso di riconversione industriale e la tutela dei lavoratori. Al tavolo erano presenti anche i rappresentanti di ministero del Lavoro, Regione Toscana, enti locali, Fim, Fiom e Uilm e Invitalia.
«L’incontro e l’accordo confermano con quanto impegno abbiamo lavorato con tutte le parti per trovare una soluzione seria che non desertificasse il territorio licenziando centinaia di persone: il Mise continuerà a monitorare l’evolversi della situazione», afferma la viceministra per lo Sviluppo economico, Alessandra Todde. L’accordo quadro su chiarezza, tempi e garanzie del processo di reindustrializzazione «è vincolato all’approvazione del referendum dei lavoratori e all’assemblea permanente: il perno dell’accordo è la garanzia della continuità occupazionale e dei diritti dei lavoratori», afferma la Rsu dell’azienda, secondo cui «l’accordo quadro andrà ulteriormente completato da accordi in sede aziendale».
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