Glencore con profitti record prepara nuove acquisizioni
di Sissi Bellomo
2' di lettura
Un paio d’anni fa era sull’orlo del collasso, ora
Glencore è riuscita a fare miracoli anche sul fronte del debito, principale fonte di preoccupazioni nel 2015, quando in Borsa la società era divenuta bersaglio di accanite vendite allo scoperto: l’indebitamento netto è sceso del 31% in 12 mesi, portandosi a 10,7 miliardi di $, all’incirca pari ai flussi di cassa, che anche per quest’anno il management si aspetta «oltre 10 miliardi», se i prezzi delle commodities tengono.
L’obiettivo era ricondurre i debiti a 10-16 miliardi, dai 29 miliardi del 2015 e da un picco di 38 miliardi nel 2013. Glencore non solo l’ha centrato con un ampio margine, ma ha anche triplicato i dividendi (a 20 cents per azione, per un totale di 2,9 miliardi) ed effettuato – a differenza dei concorrenti – diverse acquisizioni, rafforzandosi nel carbone in Australia, nello zinco in Perù, nel rame e nel cobalto nella Repubblica democratica del Congo, dove ora è una potenza, che può permettersi di alzare la voce contro i piani di Kinshasa, che punta ad aumentare le tasse e le partecipazioni statali nel settore estrattivo: «Stiamo davvero pressando per un confronto con il ministero delle Miniere», assicura il ceo Ivan Glasenberg.
Lo shopping dovrebbe proseguire. «Abbiamo un grande eccesso di capitali», afferma il cfo Steven Kalmin. Lo stesso Glasenberg chiarisce che «per ora non ci sono grandi idea nel radar», ma che Glencore ha «spazio di manovra per fare altre acquisizioni» e continuerà a muoversi «in modo opportunistico».
Nel mirino c’è soprattutto l’agribusiness: «Abbiamo sempre detto che ci piacerebbe espandere le attività in agricoltura, se si presenta l’occasione giusta al momento giusto», riconosce il ceo.
Un obiettivo potrebbe essere Bunge, che secondo indiscrezioni potrebbe andare in sposa ad Archer Daniels Midland (Adm). La società americana l’anno scorso aveva respinto un’offerta di Glencore, ma l’accordo di stand still che impediva a quest’ultima di tornare all’attacco è appena scaduto.
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