Gli alberi al centro: il racconto della natura e dei suoi capolavori, un'opera d'arte a cielo aperto
Da Klaus Littmann a Sol Lewitt, da Giuseppe Penone a Joseph Beuys. Fra reale e virtuale, querce e olivi millenari danno spettacolo.
di Caterina Maconi
2' di lettura
Rendere un albero un'opera d'arte, per riportare l'attenzione alla natura e al suo incredibile valore. Se negli anni diversi artisti si sono cimentati nell'impresa, focalizzandosi su specifici elementi del paesaggio, è (anche) per sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema quanto mai importante.
Klaus Littmann è stato un pioniere in questo campo. Nel 2019 il suo progetto “For Forest – Il fascino indomito della natura”, ha entusiasmato la scena artistica e culturale internazionale: a Klagenfurt, in Carinzia, ha riempito uno stadio di calcio con 299 alberi. Ora si prepara a fare il bis con la seconda parte del progetto, che prenderà vita a Basilea a partire dal 27 aprile, fino al 24 maggio. Qui la Fondazione culturale Basilea H. Geiger| KBH.G presenta la continuazione di quello che accadde a Klagenfurt.
L'inaugurazione presenterà l'intervento artistico temporaneo “Arena per un albero”, accessibile al pubblico nella Münsterplatz di Basilea: tutto, questa volta, si concentra su un unico esemplare. A seguire, la mostra “Tree Connections” che si terrà nello spazio espositivo della KBH.G dedicata al progetto di Littmann e all'albero come topos multiforme nella storia dell'arte, dal XIX secolo ai giorni nostri. L'albero-simbolo riassume diversi archetipi: è un rappresentante del bosco, un ambasciatore della natura e della sua conservazione e un testimonial del ciclo di mostre. “L'Arena - afferma l'artista - lascerà di nuovo il Münsterhügel, l'albero metterà le sue radici definitivamente a Basilea e sarà regalato alla città”.
L'opera è visivamente e fisicamente trasparente sia verso l'interno sia verso l'esterno, e offre dalle 11 alle 20 a 50 persone alla volta un posto a sedere con vista sull'albero, collocato al centro.
“La natura stessa è un'enorme opera d'arte”, ha detto Littmann raccontando l'installazione.
L'arena, progettata in collaborazione con la Società Schnetzer Puskas Ingenieure, ha un diametro di dodici metri e la forma di un cesto rotondo con un intreccio rado che, con la sua altezza di otto metri, circonda l'albero proteggendolo quasi fino alla punta. La forma esterna e la struttura delle singole lamelle che formano l'intreccio imitano, nelle loro irregolarità, quelle stesse tronco, rami e corteccia. Insieme alla tribuna circolare interna, rappresentano gli anelli di accrescimento annuale degli alberi.
Dall'11 maggio all'11 luglio si terrà invece la mostra di Littmann “Tree Connections” nello spazio espositivo della KBH.G: circa 75 opere di 45 artisti che rappresentano la pluralità dell'impegno artistico con la natura. Tra questi Alexandre Calame, Christian Friedrich Gille, Hans Arp, Günther Uecker, Tony Cragg, Jannis Kounellis, Sol Lewitt, Giuseppe Penone, Vito Acconci, i disegni di progetto di Christo, gli oggetti di Meret Oppenheim e Joseph Beuys. Molte delle opere, provenienti quasi esclusivamente da collezioni private svizzere, non sono mai state esposte, mentre altre sono state create appositamente per l'esposizione.
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