Gli artigiani lombardi delle presse per stampi
Millutensil è un'impresa tutta al femminile con una rete di vendita molto snella e una forte politica di investimento nelle fiere di settore più strategiche
di Natascia Ronchetti
2' di lettura
Il primo mercato all’estero è stato quello tedesco, grazie all’acquisizione della rappresentanza in esclusiva per l’Italia di Fibro Gmbh (normalizzati per stampi) che ha aperto la strada all’import-export e alla crescita nel settore della meccanica. Il resto lo hanno fatto una serie di innovazioni che agli inizi degli anni Settanta hanno portato alla prima pressa prova stampi in grado di validare stampi di grandi dimensioni. Oggi Millutensil, sede legale a Milano e stabilimento a Izano, in provincia di Cremona, è una impresa tutta al femminile con una forte vocazione all’internazionalizzazione data anche dalla capacità di creare una rete di vendita molto snella, con agenti plurimandatari consolidati, e da una forte politica di investimento sulle fiere internazionali di settore più strategiche. Opera nel campo delle presse prova stampi, degli apri stampi e dei macchinari per la lavorazione della lamiera. Alla madre fondatrice, Luigia Assi Just, si affiancano le due figlie, Beatrice e Veronica Just, entrambe con il ruolo di vicepresidente. «Abbiamo una struttura che non richiede filiali all’estero», dice Beatrice Just, che è anche vicepresidente della Camera di commercio italo-germanica. «Siamo presenti in tutta Europa, compresa quella orientale – prosegue –, negli Usa e in Canada. Presidiamo anche il mercato messicano, in espansione nell’automotive».
L’ingresso nella classifica Campioni dell’export 2023 Il Sole 24 Ore-Statista è il risultato finale di una storia iniziata nel 1955, con la vendita di macchine per la lavorazione del legno, e proseguita con l’attività industriale tra innovazioni e brevetti. «Al binomio tra importazioni dalla Germania ed esportazioni nel mondo – dice Veronica Just, che siede anche nel board di Ucimu, unione dei costruttori di macchine utensili e robotica – abbiamo unito una forte anima commerciale». L’azienda è ormai nelle mani delle due sorelle, sempre con un occhio attento della madre, che ha saputo infondere nelle figlie una forte inclinazione a una visione sovranazionale (anche attraverso lo studio delle lingue); e ciò fin dalla morte del padre, un ingegnere tedesco. Oggi, con un fatturato 2022 di circa 19 milioni di euro e una settantina di dipendenti, Millutensil esporta oltre la metà della produzione. I suoi clienti sono grandi gruppi dell’automotive, del Bianco, dell’elettronica. Di rilievo la presenza, da 12 anni, nell’Italian technology center, la rete di imprese in India, a Pune, formata da sei aziende. «Abbiamo un ufficio di rappresentanza in India – prosegue Veronica Just – che ci consente di partecipare a cinque fiere all’anno».
Sensibili ai temi della sostenibilità, le due sorelle sono molto attive anche nelle politiche green. Si deve proprio all’impegno di Beatrice Just la conversione di un vecchio gozzo in un’imbarcazione elettrica a basso voltaggio e alta potenza, Ev-Ita,a disposizione degli abitanti di Marettimo e gestita dall’associazione SoleMar Eventi alle Egadi.
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