Gli esports entrano nella fase della maturità e il business in Italia raggiunge i 1,3 miliardi
Gli appassionati acquistano pass per il gaming, merchandasing, seguire online i tornei di videogame, eventi e diventano un target importante per le sponsorizzazioni
di Enrico Netti
3' di lettura
Vale quasi 1,3 miliardi di euro in mercato italiano degli esports. È quanto spendono i circa 2,1 milioni di appassionati nel corso dell’anno. Ognuno dei circa 475mila “avid fan” che quotidianamente seguono gli eventi esports spende 726 euro l’anno che diventano oltre 560 euro l’anno per gli appassionati che seguono gli eventi di esports più volte a settimana. La spesa si concentra soprattutto per l’acquisto degli abbonamenti, il merchandasing, seguire i tornei di videogame e gli eventi. Acquisti online effettuati tramite tutti i principali metodi di pagamento come i portafogli digitali, le carte prepagate/ricaricabili e carte di credito/debito. È quanto rivela il nuovo rapporto sugli Esports in Italia realizzato da IIDEA, l’associazione di categoria dell'industria dei videogiochi in Italia, in collaborazione con Nielsen. «Gli esports occupano ormai stabilmente le prime posizioni tra le attività di entertainment preferite dagli italiani in termini di tempo dedicato e l’allentamento delle misure d’emergenza non ha fatto perdere al settore i fan conquistati durante il periodo pandemico, dimostrando quanto questa nuova forma di intrattenimento digitale sia capace di coinvolgere e appassionare genuinamente chi vi si avvicina - spiega Marco Saletta, Presidente di IIDEA -. I dati fotografano un mercato che nel nostro paese sta vivendo una fase di consolidamento, sottolineando quanto siano positivi sia lo scenario attuale sia le future prospettive di sviluppo in termini di business development. In parallelo rispetto alla fanbase è, infatti, cresciuta anche la professionalità degli operatori italiani che stanno dimostrando una grande capacità imprenditoriale e una profonda conoscenza delle dinamiche del mercato, ottenendo importanti riconoscimenti anche a livello internazionale». È stata riscontrata una particolare attitudine per le sponsorizzazioni di prodotti del mondo gaming effettuate in contesti esports. A queste si aggiungono gli energy drinks, servizi internet, telefonia e snack. Per quanto riguarda le modalità di branding, i loghi sulle divise, gli spot pubblicitari e i gadget e goodies sono considerati i più adatti da utilizzare durante gli eventi. In termini di attitudine verso le sponsorizzazioni, gli appassionati esports e gli avid fan sono i più propensi a ricordarsi una sponsorizzazione da parte di una società che viene associata a qualcosa di loro interesse e sono un target che si informa attivamente sulle sponsorizzazioni. Per approfondire il tema dell'interesse degli appassionati nei confronti di fan token e NFT è stato analizzato il rapporto con questi trend degli appassionati di esports, calcio e motorsport. In particolare, la fanbase esports è quella che dichiara di avere una maggior conoscenza di questi fenomeni (67%), anche se il livello di interesse è minore rispetto a quello delle fanbase di calcio e motorsport. Queste ultime, però, nell’ultimo anno sono state maggiormente coinvolte, soprattutto tramite iniziative e accordi di sponsorizzazione sorti da aziende del settore. I fan esports mostrano un interesse più elevato per i diritti relativi all’esclusività di contenuti o premi e scontistica per merchandising o ticketing. Per i fan più appassionati anche la partecipazione attiva a iniziative dei team e il poter partecipare a forum o chat esclusive sono aspetti di interesse. I contenuti NFT legati al gaming (carte o skin) sono quelli che riscuotono interesse sia tra la fanbase che tra gli avid fan, mentre le altre tipologie come video, foto, immagini hanno un maggior appeal tra il target dei più appassionati. I motivi che spingono i fan degli esports ad acquistare token sono legati a logiche di investimento, godimento di diritti derivanti da possesso e anche dall'aspetto più ludico di questi asset, fattori caratterizzanti rispetto ai fan degli altri sport che sono invece maggiormente attratti da aspetti legati ad un nuovo tipo di “memorabilia sportiva” e alla possibilità di partecipare alle attività della loro squadra preferita.
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