Gli Llanos Orientales, ultimo paradiso naturalistico in una terra di confine
Uno scrigno di bellezza dove vivono centinaia di mammiferi e settecento uccelli tra savane e paludi penetrabili grazie all’aiuto dei cow boy colombiani, avventurosi e spericolati
di Luca Bergamin
4' di lettura
Negli Llanos Orientales, all'interno della conca del Rio Oronoco, tra Colombia e Venezuela, si estende un paradiso naturalistico tra i più incontaminati della terra. Tra savane e paludi, infatti, vivono un centinaio di specie di mammiferi e addirittura settecento di uccelli. Per penetrare e conoscere questo scrigno di bellezza, bisogna affidarsi agli llaneros, i cow boy colombiani, avventurosi e spericolati. Essi quotidianamente guadano torrenti di acqua verde, rossa e azzurra a cominciare dal Caño Cristales. Galoppano lungo praterie infinite restando sempre in sella ai propri destrieri.
Nella pampa colombiana
In questa sorta di pampa colombiana, la cultura gaucha è assai resiliente, però i mandriani degli Llaneros Orientales condividono volentieri il loro mondo agli antipodi. E insegnano a domare la natura all'interno delle fincas dove, ogni sera, va in scena lo spettacolo delle musiche locali poiché tutti loro suonano l'arpa, le maracas e una chitarra chiamata cuatro coi quali accompagnano i balli tradizionali dello joropo e del vallenato. Bastano pochi giorni, dunque, per iniziare a indossare, pantaloni bianchi e camicia dello stesso colore oppure rossa, per sapere guadare i fiumi, con in testa un sombrero nero. Sicuramente Villavicencio nel distretto del Meta è considerata la porta di ingresso agli Llanos nella quale si dipana un gomitolo di sentieri ecologici tra i quali la Ruta de Cristo Rey, la Ruta Vereda el Carmen e la Ruta La Pradera che permettono di addentrarsi in questa meraviglia del creato. Con le escursioni guidate, si scoprono il Parque Las Malocas e il Parque Agroecológico Merecure in cui la purezza degli Llanos si svela in tutta la sua verità.
A piedi o a cavallo lungo le rive del Rio Caño Cristales
Anche la cucina qui è essenziale per entrare in sintonia col paesaggio e i suoi protagonisti indomiti. Negli Llanos Orientales, tra le varie ricette tradizionali, c'è il sudado de pollo criollo, fatto di pollo, patate e verdure servito sulle foglie di banano. Anche la mamona è molto amata: si cuoce la carne alla brace infilzata in bastoncini, dopo averla bagnata nella birra e cosparsa abbondantemente di sale. La cachama invece è un pesce tipico del Rio Orinoco cucinato fritto, servito con involtini ripieni di verdura, mentre la cachapa rappresenta un'esperienza gastronomica da provare consistendo in un'arepa, ovvero un pane tondo fatto di mais dal sapore dolce, arricchito col formaggio. Giunti con un volo dall'Italia nella capitale colombiana Bogotà, da lì si procede alla volta di Villavicencio con un'altra traversata di circa un'ora della compagnia locale Avianca: gli Llanos sono ricchi di luoghi suggestivi. Uno di essi è sicuramente la Macarena che pullula di fiumi cristallini, in cui le acque appaiono incontaminate grazie alla conformazione mineraria del terreno, acquisendo colorazioni stupefacenti dal rosso al verde, sino all'azzurro. In questa zona bagnata dal Rio Caño Cristales, soprannominato il fiume arcobaleno, si possono solcare torrenti e visitare a piedi o in sella ai cavalli terre di grande fascino come il Caño Piedras. L'Hotel San Nicolas, gestito da una famiglia giunta alla terza generazione, organizza molte escursioni nel rispetto della natura . Yopal a sua volta costituisce il punto di partenza per scoprire la regione di Casanare caratterizzata da un ritmo e abitudini contadine, dove nei villaggi si ascolta la musica tradizionale e si assaggia il cibo tipico degli Llanos Orientales. In particolare, San Luis de Palenque, Altamira, Paz de Ariporo, e Matapalma attirano i viaggiatori per la possibilità di cavalcare, camminare e pedalare, le esperienze eco turistiche organizzate dalle fattorie come nella riserva naturale di Hato La Aurora.
Vita da cow boy indios tra mandrie e coccodrilli
Sensazionale e indimenticabile è l'incontro ravvicinato con la fauna di questa savana simile a quella africane nella vegetazione ma non nelle specie che la abitano: qui il coccodrillo dell'Orinoco, l'armadillo, l'aquila nera, l'anaconda, ovvero il boa più grande al mondo sono i signori incontrastati. Anche il birdwatching rappresenta un'esperienza bellissima in questi Llanos orientales dove cavalieri e amazzoni si esibiscono accompagnando i canti con arpa e chitarre, e usando come palcoscenico le rive dei fiumi dove al tramonto il rosso del cielo si specchia nell'acqua limpida. La tradizione attribuisce molto importanza anche ai vestiti che sono colorati per le donne e generalmente bianchi per i maschi, i quali anche a cavallo quando guadano i fiumi non rinunciano a questa veste che ne fa i cow boy più eleganti al mondo. Nelle fincas chiamate hatos ora si può trovare un'ospitalità autentica, e anche al Corocora Camp - è ideale soggiornare nei suoi campi tentati eleganti e accoglienti oltre che ben attrezzati-, si apprezzano le tradizioni centenarie degli llaneros: osservarli quando ripuliscono i loro attrezzi che servono per comandare la mandria al pascolo, significa cogliere i dettagli, anche somatici, di questa stirpe di cavalieri generalmente appartenente agli indios. Abili ad accendere un fuoco per riscaldarsi dal freddo pungente durante la notte, e per arrostire la carne al fuoco, condita con spezie, racconteranno sino all'alba le leggende degli Llanos Orientales, uno degli ultimi paradisi rimasti sulla terra.
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