il nuovo portale

Gli open data di Matera capitale della cultura

Il sito offre una serie di indicatori statistici che differiscono dai tradizionali

2' di lettura

Un lavoro di raccolta lungo un anno. Il 2019, quello in cui Matera è stata capitale della cultura. Poi la Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha deciso di affidarsi a quelli di Sheldon.studio, specialisti nella creazione di esperienze informative. Ed ecco che è nato http://opendata.matera-basilicata2019.it, un portale che raccoglie tutto quello che è successo in un anno, attraverso i dati, e lo trasforma in esperienze fruibili online.

La mole di dati raccolta è enorme. Si riferiscono a un anno di eventi, e sono stati raccolti in vario modo. Ci sono dati sulla programmazione di un anno di eventi culturali, come date, luoghi, discipline, paesi di provenienza degli artisti, dei partecipanti, così come i dati sugli accessi agli eventi, generati dai partecipanti stessi. Oppure quelli sull'impatto, raccolti attraverso interviste ai cittadini.

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E infine quelli qualitativi: migliaia di foto e video prodotti durante gli eventi del 2019. “Matera è la prima capitale europea della cultura a dotarsi di un portale open data” spiega Matteo Moretti, uno dei fondatori di Sheldon.studio insieme a Maurizio Lepore e Daniel Rampanelli. “È il primo portale che apre gli open data, che non si accontenta di rendere pubblici i dati ma li restituisce a coloro che li hanno generati, alla cittadinanza, li racconta e visualizza, cercando di abilitare una fetta più ampia della cittadinanza alla comprensione e il riuso di questi”.

Per Moretti, questo portale “offre una serie di indicatori statistici che differiscono dai tradizionali. Possiamo immaginare di misurare la qualità della vita di un luogo anche attraverso i suoi indicatori culturali e sociali? Decisamente sì, e sarebbe ora di pensarci seriamente”.

Ad oggi sono state pubblicate le prime due sezioni (vivacità culturale e accesso alla cultura) delle 7 totali (le altre arriveranno in seguito). Molto interessante la pagina su I-DEA, uno dei progetti pilastro che esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Grazie a un alluvial chart si può vedere come 4 eventi abbiano riportato al centro i contenuti degli archivi Regionali. Nella sezione vivacità culturale la visualizzazione più importante è una timeline imponente che riporta sullo schermo tutti i 14.000 eventi prodotti durante l'anno. (b. sim.)

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