Gli scenari del Sole, una bussola contro l’incertezza
di Stefano Salis
2' di lettura
Chiedere a chiunque di fare previsioni è comunque un azzardo. Chiederlo, in questo momento storico, a economisti e politologi rischia di essere ancora più delicato: mai come in questi anni (e nello specifico nel 2016, da molti definito «orribile») le previsioni si sono rivelate fallaci e smentite dai fatti. Anzi: una delle caratteristiche di questi ultimi anni è stata proprio legata al fatto che gli eventi hanno largamente smentito sondaggi, previsioni, analisi degli esperti. I casi più eclatanti sono proprio del 2016: l’esito del voto sulla Brexit e quello, ancora più clamoroso e inatteso, dell’elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump.
Eppure nessuno dei nostri esperti, pur consapevoli del rischio di smentite, si è tirato indietro. Gli «Scenari 2017» che abbiamo pubblicato in queste settimane (e disponibili nell’ebook dal titolo «2017. L’anno che cambierà il mondo», in vendita a 2,69 euro) sono un tentativo qualificato di orientarsi nell’incertezza che, secondo tutti gli esperti, qualificherà il 2017.
In collaborazione con il Project Syndicate, Il Sole 24 Ore ha cercato di indagare tendenze e prospettive. Abbiamo diviso gli interventi in quattro settori: l’economia globale, le sfide e gli equilibri che attendono l’Europa, i focus sui grandi Paesi e le idee e i dibattiti sulla società. Tra le firme quelle di tre premi Nobel per l’economia (Stiglitz, Krugman e Deaton), rappresentanti delle grandi istituzioni economiche, finanziarie e politiche (Lagarde, Rajan, Tusk, Blair), pensatori come Fukuyama ed esperti come Soros, oltre a quelle di commentatori, editorialisti e giornalisti che ogni giorno vi accompagnano su queste colonne. Cercando di fare al meglio quello che un serio giornale prova a fare: dare un’interpretazione dei fatti credibile e autorevole. Il nostro obiettivo per questo e i prossimi anni.
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